
Si tiene alle Terme Tamerici la mostra "Curiouser" dell’artista Cami, al secolo Camilla Giannini, con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Incanto Liberty. Il taglio del nastro avverrà domani alle 17; sarà visitabile a ingresso libero fino al 1 maggio. Si tratta di una mostra pittorica con circa 30 opere: raccontano la visione che l’artista pistoiese ha del fantastico mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie, opera universalmente nota di Lewis Carroll.
La prima personale di Camilla Giannini ha preso forma nel 2021, nell’atrio del Comune di Pistoia, raccogliendo consensi e un numero elevatissimo di visitatori, come testimoniato dal libro delle presenze curato dall’artista. Ieri alle Terme Tamerici la presentazione della mostra, alla quale sono intervenute Cami e l’assessore al turismo Alessandra Bartolozzi.
"Per l’amministrazione comunale – ha detto Bartolozzi – è un onore esporre le opere di questa giovane artista autodidatta. L’arte è una forma di educazione sentimentale e la mostra di Cami è un’importante testimonianza di questo aspetto".
Camilla Giannini ha spiegato: "Abbiamo organizzato nel giro di pochi giorni, con entusiasmo. Ringrazio per questa accoglienza. Il mio progetto si chiama: Curiouser, per riprendere l’espressione “più stranissimo“ usata da Alice all’inizio del secondo capitolo del libro, che narra la sua incredibile avventura. La sensazione di meraviglia e che tutto sia possibile è la stessa che provo io quando creo una nuova opera. Sono un’autodidatta, diplomata al liceo classico e laureata in Economia e tutto è nato improvvisamente, disegnando su un taccuino durante un viaggio in treno. E’ stato un fulmine, un’infatuazione. Oggi creare è una soddisfazione immensa – sottolinea l’artista – anche perché è possibile condividere le proprie opere con gli altri, attraverso mostre come questa alle Tamerici, che sarà composta da una trentina di opere, disposte in un ordine che riprende la narrazione della storia di Alice. Mi piace lavorare su tavole di compensato, con carboncino e colori acrilici. Tutto questo è per me una scoperta e una crescita, come nel libro di Alice: nel suo straordinario viaggio si trasforma da bambina a donna e anch’io sento di realizzare una mia crescita attraverso questo percorso artistico".
Valentina Spisa