
Confcommercio su Ponte all’Abate: "Cantiere attivo anche ad agosto. Prevedere ristori per le imprese"
Prosegue l’intervento sul ponte di Ponte all’Abate, come ha confermato ieri l’assessore provinciale alla viabilità Lisa Amidei l’obiettivo è di restituire la struttura alla città entro i sette mesi annunciati, se possibile anche prima. Gli interventi sui sottoservizi presenti sotto la struttura devono quindi essere accompagnati da un’accelerazione anche qui lavori veri e proprio, quelli strutturali che riguardano il ponte. I commercianti della zona sono preoccupati, preoccupazione di cui si è fatta portavoce Confcommercio Pistoia e Prato. "Bene l’inizio dei lavori a Ponte all’Abate – afferma l’associazione di categoria – ma serve subito un cronoprogramma e devono andare avanti anche ad agosto, per consentire la riapertura prima del Natale. Lo diciamo da tempo e lo ribadiamo: non è più possibile pensare che le imprese aspettino oltre. Non è pensabile che ad oggi non sia ancora stata presentata una tempistica ufficiale per i lavori. Serve in tempi rapidissimi, perché qua è in gioco il futuro di un intero tessuto economico, con conseguenti ricadute negative per tutto il territorio. Le imprese patiscono da mesi una situazione diventata sempre più insostenibile e hanno il diritto di sapere con certezza quali saranno gli sviluppi da qui alla fine del cantiere".
Confcommercio chiede che si faccia tutto quanto possibile per recuperare il tempo perso fino a oggi. "Chiediamo espressamente che la ditta incaricata lavori alacremente anche nel mese di agosto – prosegue l’associazione di categoria – per cogliere l’obiettivo di riaprire il ponte, anche a senso alternato, entro il prossimo Natale. Non riuscirci sarebbe drammatico per imprese che hanno già visto collassare i loro fatturati. Non possiamo lasciare che il commercio della zona, il collante che tiene insieme la socialità, soffra ulteriormente".
Necessario, secondo Confcommercio, un ulteriore passaggio, che definisce cruciale: per venire incontro alle attività presenti sia a Ponte all’Abate che a Collodi, che a causa della prolungata chiusura del ponte hanno visto gravemente intaccato il loro lavoro, sarebbe necessario predisporre congrui ristori, così come fu fatto, fra il 2019 e il 2020, in favore delle imprese operanti nell’area del ponte degli Alberghi.
Emanuele Cutsodontis