Sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio stradale per la morte Lorenzo Cellai (nella foto), il ragazzo di 21 anni che perse la vita la notte tra il 4 e il 5 agosto 2017 finendo con la sua auto in una scarpata nella zona di Crespole. Si tratta dei due funzionari della Provincia, Renato Ferretti, 64 anni, difeso dall’avvocato Fausto Malucchi di Pistoia, e Giacomo Balleri, 47 anni, difeso dall’avvocato Arianna Ballati, che dunque affronteranno il processo. A deciderlo è stato ieri mattina il giudice per le udienze preliminari Alessandro Azzaroli, che ha anche ammesso la chiamata della Provincia quale responsabile civile nel processo.
L’incidente avvenne sulla strada provinciale che da Piteglio porta a Montecatini, precisamente nell’unico tratto di strada che non era coperto da guard rail. Ieri si è svolta un’udienza gup davanti al giudice Alessandro Azzaroli. L’accusa per Ferretti e Balleri è di omicidio stradale: in quanto dirigente della viabilità della provincia di Pistoia, Ferretti, e in quanto titolare della delega alla viabilità della Montagna, Balleri, avrebbero cagionato la morte del ragazzo, per non aver provveduto, ognuno nelle proprie competenze, alla segnaletica e alla messa in sicurezza di quel tratto stradale. In particolare, avrebbero omesso di effettuare i necessari lavori di adeguamento sulla Sp 34, tra Calamecca e Piteglio, dove mancherebbe in un tratto il guardrail. Su quel tratto di strada mancava anche la segnaletica che serve a indicare il tracciato della carreggiata. Non solo.
Data la scarsa illuminazione, sarebbero stati necessari una segnaletica orizzontale e catadiottri riflettenti. Il giudice Azzaroli ha ammesso la chiamata in causa della Provincia come responsabile civile in un eventuale processo. La richiesta era stata presentata dal legale della famiglia (la madre e la nonna del ragazzo, che si sono costituite parti civile), l’avvocato Claudio Del Rosso. Quella tragica sera, Lorenzo Cellai tornava a casa dopo una serata con la sua fidanzata a Calamecca.
Il processo prenderà il via il prossimo 12 ottobre davanti al giudice monocratico Stefano Billet.
Martina Vacca