Montecatini Terme, 17 dicembre 2023 – Il tempo per trovare un accordo al di fuori delle aule giudiziarie è scaduto. Il Centro Nuoto Montecatini, gestore della piscina comunale, ha dato mandato all’avvocato Alessandro Torelli del foro di Pistoia di avviare tre cause civili nei confronti dell’amministrazione con una richiesta complessiva dei danni per circa 110mila euro. L’ente, infatti, non ha aderito alle procedure di negoziazione assistita presentate dalla cooperativa ormai da un mese e, a questo punto, la parola passa ai giudici.
È lo stesso Centro Nuoto a conferma la notizia. "In riferimento alle negoziazioni assistite notificate al Comune il 9 novembre – spiega la cooperativa –, essendo spirati i 30 giorni previsti dalla normativa, comunichiamo di aver dato mandato al nostro legale di fiducia di procedere nelle sedi competenti".
Su cosa vertono le tre cause che il Centro Nuoto ha deciso di avviare? La prima riguarda l’ipotesi di un comportamento lesivo da parte di un assessore nei confronti del Centro Nuoto, alla fine del 2020. Per questo episodio, vengono chiamati a rispondere in solido con lui anche gli altri esponenti della giunta, che in quel periodo facevano parte dell’amministrazione. Il risarcimento richiesto è di circa 50mila euro.
L’altra ipotesi di comportamento lesivo riguarda le azioni di un dipendente. A risponderne è chiamato il Comune, per circa 50mila euro. L’amministrazione, infine, per una contestazione sul calcolo dei tributi, è chiamata a dare un altro risarcimento da 10mila euro.
Le cause civili del Centro Nuoto contro l’amministrazione potrebbero salire presto a otto, se l’ente non deciderà di aderire alle altre cinque procedure di negoziazione assistita inviate con posta elettronica certificata alla fine di novembre. In questo caso ogni comunicazione richiede un risarcimento di 50mila euro in merito a situazioni riguardanti i rapporti con l’ente, per un totale di 250mila. Se anche in questo caso non dovessero partire le procedure di negoziazione, il contenzioso giudiziario rischia di arrivare a 360mila euro.
La cooperativa , nelle settimane scorse, non ha escluso di avviare presto altre procedure di negoziazione per risarcimento danni nei confronti dell’amministrazione. Il contenzioso col gestore è stato affrontato, in seduta segreta per i numerosi aspetti legati alla privacy, durante l’ultima seduta del consiglio comunale. Dalla minoranza, intanto, sono arrivate richieste di chiarimento in merito all’iscrizione al catasto da parte dell’ente della piscina fitness, nell’area coperta, e di conseguenza se era possibile o meno installare i pannelli fotovoltaici acquistati con i fondi del Pnrr ottenuti dal Comune.