REDAZIONE MONTECATINI

Ciclismo, lo sponsor era vero. Assolto noto imprenditore

Antonio Mazzei, della Anico srl di Castelmartini, era finito sotto accusa a margine dell’indagine sulle false sponsorizzazioni per le società di ciclismo

Ricostruite in aula tutte le gare ciclistiche che Mazzei aveva sponsorizzato nel 2011-12

Pistoia, 17 luglio 2021 - Assolto con formula piena, perchè il fatto non sussiste: le sponsorizzazioni per le gare di ciclismo erano tutte vere. A otto anni dai fatti contestati, l’imprenditore Antonio Mazzei, legale rappresentante della Anico srl, solida azienda di Castelmartini a Larciano, che produce sacchetti per la pasta e per il caffè, esce a testa alta da una lunga vicenda processuale che si è conclusa in questi giorni in tribunale, a Pistoia, davanti al giudice monocratico Paolo Fontana.

Mazzei era stato accusato di aver emesso "fatture oggettivamente inesistenti", ma il certosino e voluminoso lavoro documentale dei suoi difensori, gli avvocati Enrico Panelli e Federica Francesconi del foro di Pistoia, ha consentito, nel corso dell’istruttoria dibattimentale, di ricostruire, gara per gara, tutte le competizioni ciclistiche che Mazzei aveva sponsorizzato nel periodo dal 2011 al 2012 e che era finito sotto la lente degli inquirenti.

La grande passione dell’imprenditore per le due ruote lo aveva portato – come ci hanno aiutato a comprendere e ricostruire i suoi difensori – a trasformare, in occasione delle gare, anche la sua stessa azienda talvolta in partenza, tappa o traguardo per i corridori per i quali allestiva spogliatoi, ufficio stampa e postazione antidoping, un impegno che quindi andava addirittura ben oltre la semplice sponsorizzazione.  

Un quadro questo che, nelle avvicendarsi delle udienze, ha chiarito la posizione di Mazzei fino a dimostrare la sua completa estraneità alle accuse che gli erano state mosse, tanto che anche il pubblico ministero, nella sua requisitoria, ne aveva chiesto l’assoluzione. Sentenza che il giudice Fontana ha pronunciato il 14 luglio ai sensi dell’articolo 530 1° comma: assolto perchè il fatto non sussiste.  

La notizia di reato era arrivata alla procura dall’agenzia delle entrate e la posizione di Mazzei era confluita nell’udienza preliminare del 29 marzo del 2019 dove si discussero le richieste di rinvio a giudizio nell’operazione della guardia di finanza che era iniziata nel 2013 e che prese il nome di “Sprint finale” sul meccanismo delle false sponsorizzazioni sportive per alcune società del ciclismo pistoiese. Alcuni fra gli imputati definirono la loro posizione con i riti alternativi mentre per altri il processo è ancora in corso, in primo grado, dove si sono svolte alcune udienze dibattimentali. E fu in quell’udienza che il giudice Luca Gaspari stralciò il caso di Mazzei, pronunciando il non luogo a procedere perchè il processo per lui era già iniziato, scaturito appunto dalla segnalazione dell’agenzia delle entrate alla procura. E’ un capitolo pertanto che si chiude e sul quale i difensori dell’imprenditore – gli avvocati Panelli e Francesconi – esprimono la loro piena soddisfazione.  

lucia agati