"È venuto a dirigerci anche attaccato all’ossigeno, subito dopo aver subito un trapianto. Massimo Papini metteva davvero il cuore in quello che faceva. Non gli importava di aver subito un difficilissimo intervento, lui doveva essere con noi, sul palco. Sotto la sua direzione , ci siamo esibiti in tutte le principali basiliche italiane". Il maestro appena scomparso ha diretto per oltre trent’anni anche la corale "Lorenzo Perosi" di Montecatini, una vera istituzione culturale in città, molto conosciuta in tutta Italia. Un sodalizio che ha saputo esprimersi nel migliore dei modi. Papini rimarrà per sempre nei loro cuori. I componenti della corale Perosi lo ricordano con profonda commozione, perché con lui si era creato un profondo legame di amicizia, spesso al di là dell’attivita’ musicale. "Ha sofferto molto nella sua esistenza – proseguono – una vita davvero troppo breve, che sapeva affrontare ogni giorno con il sorriso e la voglia di vivere. Purtroppo, ha dovuto lasciare le due figlie e la moglie, il tenore Francesca Marongiu, con cui ha stabilito un forte legame, anche dal punto di vista artistico. Era una persona alla mano, con un umorismo a tratti un po’ naif, che sapeva usare così bene quando voleva esprimere il suo disappunto per le nostre esibizioni in lingua inglese, che a suo avviso potevano essere migliori. È arrivato giovanissimo e ci ha dedicato una grande parte della sua breve esistenza". Molti membri della corale Perosi hanno partecipato ai funerali del maestro Papini, ieri, per dare l’estremo saluto a un artista di grande cuore, che sapeva bacchettarli in modo così divertente per le loro esibizioni in lingua inglese.
Daniele Bernardini