
La cagnolina Pilù
Pescia, 10 giugno 2022 - Gaetano Foco , per le sevizie al cagnolino Pilù che lo hanno portato alla morte, è condannato a 18 mesi di reclusione e al pagamento di un risarcimento a tutte le associazioni ed enti che si sono costituiti parte civile, fra le quali Comune di Pescia, Liv Toscana, Leal Antivisezione, Rifugio Onlus di Lamporecchio, Enpa, Lida, Anpana e Ente Protezione Cani.
"La discussione sollevata durante e subito dopo il processo – commenta l’avvocato Andrea Sbragia – è che la pena sia irrisoria. La prospettazione di un massimo di due anni e tre mesi di condanna, nella migliore delle ipotesi, dal punto di vista degli animalisti è ben poco. Potrebbe stare quanto meno nell’applicazione di misure alternative alla detenzione. Non sono fan delle pene draconiane; ho valutato nella mia esperienza che non servono a nulla per incidere sulla società, anzi spesso sono solo sulla carta e non si rivelano mai in carcere. La discussione andrebbe spostata su un procedimento penale diverso che, soprattutto in questi casi, accompagni l’imputato verso la consapevolezza di quello che ha fatto, unita a un risarcimento vero e proprio nei confronti della società. Comunque che vi sia una condotta riparativa che vada a suturare la ferita provocata dalla persona nei confronti della comunità".