
L’elicottero della guardia di finanza sveglia la città intorno alle 7, facendo subito immaginare alla gente che sia avvenuto qualcosa di grave. Timore confermato dall’ulteriore spiegamento di mezzi delle Fiamme gialle: le auto dei militari arrivano all’improvviso davanti a un condominio di via Dante, al Bar Centrale e al ristorante Don Chisciotte in piazza del Popolo. I due locali attigui sono sequestrati dalla guardia di finanza, in seguito alle indagini svolte dal Nucleo di polizia economica e finanziaria di Pistoia. L’accusa è di infiltrazioni della criminalità organizzata: le attività, secondo gli inquirenti, erano controllate dal temibile clan camorristico Terracciano, da anni presente in Toscana.
Pochi giorni fa, in un’intervista rilasciata a La Nazione Francesco Nannucci, capocentro della Dia, ha messo in evidenza i pericoli legati ai tentacoli della camorra sulla città. Il Bar Centrale e il ristorante Don Chisciotte restano comunque aperti: insieme alle relative quote societarie, dopo il sequestro, su disposizione della procura della Repubblica di Pistoia, sono affidati a un amministratore giudiziario per la prosecuzione dell’attività.
I militari arrestano Paolo Posillico, 50 anni, che risulta solo formalmente essere un dipendente dell’esercizio, ma di fatto lo gestiva, mentre la titolarità era stata affidata in modo fittizio a due prestanome, tra cui la sua convivente. Secondo la guardia di finanza, questa procedura è stata messa in atto per eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale antimafia, essendo Posillico già gravato da precedenti penali specifici.
Alessandro Buzzegoli, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia, su richiesta del pubblico ministero Luigi Boccia, ha disposto l’arresto in carcere per l’uomo, con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori, mentre i due soggetti ritenuti essere i prestanome sono denunciati a piede libero per la medesima accusa. La notizia del sequestro del bar e del ristorante a Montecatini ha destato scalpore tra cittadini e i pochi turisti presenti: Centrale e Don Chischiotte sono molto apprezzati per la qualità dei prodotti e del servizio offerto. Ambiente di un certo livello e arredato con buon gusto, non dava l’impressione di poter essere legato a pericolosi sodalizi criminali.
L’attività svolta dalla guardia di finanza, sotto la direzione della procura di Pistoia, fa parte della strategia volta a individuare i segnali di inquinamento dell’economia da parte di consorterie criminali. Le Fiamme gialle puntano a contrastare ogni forma di arricchimento connessa alla disponibilità e all’investimento di capitali di provenienza illecita e allo sfruttamento delle situazioni di emergenza.
Daniele Bernardini