
L’architetto Giancarlo Galassi
Montecatini Terme, 25 agosto 2025 – Ha destato profondo cordoglio in città la notizia della scomparsa dell’architetto Giancarlo Galassi, una persona molto stimata per le sue grandi doti professionali e umane. La salma resterà esposta anche oggi, fino alle 15, per poi essere cremata.
Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam ricorda “con profonda gratitudine la figura dell’architetto Galassi, protagonista della vita cittadina e professionista che ha lasciato un’impronta indelebile sul nostro territorio. Suo è stato il tratto elegante e funzionale di moltissimi alberghi cittadini, del Palazzo dei Congressi, di numerose abitazioni private. Ma soprattutto, fu lui a disegnare, su incarico di Federalberghi-Apam, il progetto di ristrutturazione delle Terme di Montecatini, poi non realizzato, che rimane una testimonianza di visione e capacità”.
L’associazione, attraverso l’immobiliare Apam-Spa, partecipò al bando per l’affidamento in gestione delle Terme, nel 2002. Il progetto del professionista ricevette particolari apprezzamenti, anche se gli albergatori di Federalberghi-Apam arrivarono secondi alla gara, vinta poi dalla cordata ascolana con gli esiti che tutti ricordano. “Con altrettanta dedizione – prosegue Bartolini – Galassi ha seguito la ristrutturazione della nostra sede in via Palestro, lavorando sempre con serietà, sensibilità e disponibilità. Personalmente, ricordo il percorso fatto insieme: io giovane consulente al fianco della nostra Associazione, lui già affermato professionista capace di unire competenza e passione. Un uomo che ha saputo interpretare i bisogni della città e degli albergatori con rispetto e lungimiranza. Montecatini perde oggi un architetto, ma soprattutto una persona che ha saputo contribuire con la sua visione alla nostra storia”.
L’albergatore Antonio Mariotti, su Facebook, ha tratteggiato la personalità di Galassi: “Era geniale! Era curioso, fantasioso, intuitivo e soprattutto di una correttezza proverbiale. Ovviamente sempre in eterno ritardo a tutti gli appuntamenti, quando arrivava e gli esponevano il problema, lui prendeva la sua matita e su un semplice fogliaccio ( quando addirittura direttamente sul muro ancora grezzo) faceva il suo disegno risolutore e in tre minuti tutto era chiaro. Con la mia famiglia ha messo mano al Columbia, al Nuovo Savi e all’Adua con il suo centro benessere. Sue sono anche le nostre case sia quella in pieno centro sia quella in campagna a Massa Cozzile (probabilmente uno dei suoi ultimi lavori ). Ma grazie a lui tantissimi alberghi di Montecatini (e non solo) hanno avuto vita nuova e senza dimenticare il palazzo dei congressi”.
Generoso, integerrimo, Mariotti ricorda che lui stesso si definiva un architetto da cantiere e infatti dava il meglio di sé stesso direttamente sul campo. “Il mitico “verde Galassi” oppure quella tonalità di “quando il rame si ossida” da lui promossi parevano colori strani e assurdi ma poi alla fine aveva sempre ragione lui”. Per Mariotti era un amico fraterno. Si erano conosciuti nel 1982. “Gli volevo e gli voglio un gran bene, come anche alla figlia Paola alla quale va tutto il nostro affetto, il nostro abbraccio, la nostra preghiera”.
Bernardini–La Porta