
Polemica per il taglio di alcuni alberi a Monsummano (foto d'archivio)
Monsummano Terme (Pistoia), 20 ottobre 2023 – Ieri mattina sono stati abbattuti sette alberi ad alto fusto a Monsummano. Si tratta dei tigli che da sempre ombreggiano e hanno funzione di piccolo polmone verde sul viale Martini. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale De Caro a seguito di una relazione tecnica. Oltre all’abbattimento degli alberi sono state previste anche delle potature.
"Un’operazione necessaria e obbligatoria per garantire la sicurezza dei cittadini – fanno sapere dal Comune – Le piante in questione, otto per la precisione, sono quelle che si trovano in viale Martini e di queste una all’interno del cortile della scuola primaria. La relazione tecnica era stata commissionata con l’obiettivo di ricondurre la popolazione arborea in una situazione di controllo. L’intervento "prevede potature che permetteranno agli alberi meno compromessi di crescere in sicurezza e un’attività di nuova piantumazione in sostituzione degli alberi abbattuti, che inizierà non appena ricevuto il benestare della sovrintendenza".
Dopo gli ultimi 150 fusti, sani, tagliati a Firenze, ricordiamo anche gli alberi, sani, recentemente tagliati a Pieve a Nievole in zona Minnetti per permettere la cementificazione della nuova rotonda. Anche Monsummano ha una sua storia di alberi tagliati ma mai ripiantati. Come quelli che furono abbattuti circa un anno fa in zona tribunale e ancora non sostituiti o gli ulivi estirpati alle ex scuole Casciani. Ora tocca al viale Martini e alle omonime scuole.
"Delle 57 piante che compongono l’alberatura monospecifica di tiglio – si legge nella relazione tecnica – e le dodici che compongono l’alberatura perimetrale della scuola: sedici sono nuovi impianti risalenti al 2016, non sottoposte ad analisi del rischio perché di dimensioni inferiori a sessanta centimetri di circonferenza, le altre piante hanno dimensioni maggiori e sono state sottoposte ad analisi del rischio o a valutazione di stabilità a seconda della necessità. I risultati delle analisi hanno evidenziato una situazione piuttosto compromessa, ben sette esemplari sono stati classificati in classe D. A queste piante deve essere aggiunta la numero 140".