Come nella migliore versione di Peppone e don Camillo, ieri pomeriggio al Murialdo sul palco dei candidati a sindaco non poteva mancare il parroco don Sergio, padrone di casa. Che, insieme a Massimiliano Potenza, anima del calcio Montecatini Murialdo, ha organizzato il dibattito di ieri. Almeno 500 persone presenti, la maggioranza montecatinesi. "La Chiesa non si identifica mai con una parte – ha detto padre Sergio – ma la politica è la quotidianità ci stanno a cuore. Ai politici viene consegnato l’impegnò di essere servi". Poi è passato a benedire i cinque candidati e il pubblico. "Chiunque vincerà di voi cinque, sarà benedetto".
Potenza, invece, ha lanciato un appello alla cittadinanza: "Bisogna andare a votare". Don Sergio estrae dalla coppa Vegastar vinta dal Montecatini Murialdo, per primo, il nome di Baroncini: parlerà per primo. Subito un applauso dei suoi sostenitori. I gruppi dei supporter, sulle poltroncine rosse disseminate sul playground che ha visto giocare tante generazioni di montecatinesi e non, sono tutti pieni di entusiasmo.
Bravo, grande, top sono i leit-motiv che accompagnano le parole di ogni candidato. Una sorta di competizione nella competizione, quella delle ’claque’. A poco servono le raccomandazioni puntuali della giornalista e conduttrice di restare flemmatici ad ascoltare e a valutare, rispettando gli interventi senza lasciarsi andare a battute. A un certo punto, Potenza prende il microfono e si rivolge alla platea: "Rispettate le regole". Certo, non facile tenere gli animi calmi in una piccola città come la nostra, dove tutti si conoscono. Un applauso a un certo punto parte unanime su un intervento di Arena. Che, con un atto di umiltà, esclama: "Sarà difficile che vinca io" e guadagna così la simpatia universale.
Ci sono praticamente tutti i candidati a consiglieri, che come sappiamo sono oltre 200. Tutti con gli occhi piantati sul proprio leader, alla ricerca di un segnale di vantaggio. Seguito e commentato il punto sulla sicurezza, come noto un argomento molto caldo in città. Non mancano i rappresentanti delle categorie economiche, in particolare della zona Sud. Tanti anche i bambini presenti, per mano ai genitori. Molti sono i bimbi degli aspiranti consiglieri. Che, visti così schierati, sono praticamente un esercito.
Molto sentito anche il tema degli impianti e delle attrezzature sportive. La gente mormora e ognuno, più o meno sottovoce, dice la propria. Naturalmente, selfie e video vanno sui social in tempo reale. E pure su Facebook si scatena la gara dei post, dei commenti e delle incitazioni.
Giovanna La Porta