Montecatini, aggredì e provocò lesioni gravissime a un poliziotto: condannato a 8 anni

Condanna per il rumeno che agì insieme a un ragazzo minorenne

Spataru venne arrestato dai colleghi dell'ispettore Pieri

Spataru venne arrestato dai colleghi dell'ispettore Pieri

Montecatini, 13 luglio 2018 - Una condanna esemplare: 8 anni di reclusione per il reato di lesioni gravissime. Questa la sentenza che il collegio, presieduto dal giudice Jacqueline Monica Magi ha stabilito per Gheorghe Spataru, 31 anni, rumeno, riconosciuto colpevole dell’aggressione all’ispettore di polizia Paolo Pieri, 52 anni, avvenuta il 13 marzo in corso Roma. Sulla condanna ha pesato il fatto che l’imputato fosse recidivo per reati contro la persona. Spataru, difeso dagli avvocati Gian Luca Lomi e Sabrina Serroni, è stato invece assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per non aver commesso il fatto, quando nella casa in cui si era rifugiato dopo la fuga avrebbe tentato di sottrarsi all’arresto. Esclusi anche i futili motivi.

Il pubblico ministero, Giuseppe Grieco, che ha coordinato le indagini del commissariato di Montecatini, diretto dal vicequestore Mara Ferasin, aveva chiesto 6 anni, pena minima per le «lesioni con sfregio permanente». Alla lettura della sentenza, l’imputato è scoppiato a piangere, un pianto che lo ha accompagnato per tutta l’udienza, anche quando ha voluto rendere spontanee dichiarazioni, chiedendo «una decisione giusta, vi prego». Durante l’udienza, oltre al medico legale Giuliano Piliero e agli agenti di polizia, è stato ascoltato il ragazzo, all’epoca dei fatti minorenne, che avrebbe partecipato all’aggressione, colpendo con una bottiglia rotta l’ispettore, infliggendogli lo sfregio alla guancia.

Una sequenza di sballo, quella ricostruita in aula. La notte precedente al 13 marzo, i due non avrebbero chiuso occhio, per festeggiare un compleanno. Alle 9 di mattina, come confermato in aula, erano già fuori casa per comprare altre bottiglie. Così, alticci, sarebbero andati in centro (il minore avrebbe acquistato anche della cocaina), dove poi avrebbero incontrato l’ispettore. L’aggressione sarebbe scattata dopo l’intervento del poliziotto a difesa di una passante e di alcune commesse, infastidite dalla coppia di ragazzi.

Secondo la ricostruzione resa dal minore, il poliziotto non si sarebbe qualificato, e sarebbe stato lui a colpire l’amico (Spataru) per primo. Il ragazzo ha ammesso di aver sferrato lui il colpo con la bottiglia. «La difesa – ha spiegato il pm Giuseppe Grieco, durante la sua articolata requisitoria – ha focalizzato l’attenzione su una suggestione, sul fatto che sia stato il minorenne a sferrare il colpo con la bottiglia, ma il concorso nel reato si configura nell’atteggiamento di condivisione della violenza. Violenza dimostrata dai calci che raggiungono l’ispettore quando è svenuto, a terra». 

«Ricorreremo in appello – ha detto l’avvocato Gian Luca Lomi, che aveva chiesto l’assoluzione per entrambi i capi di imputazione, o la riqualificazione dei reati in percosse o lesioni lievi – Spataru non ha inferto alcuna volontaria lesione, anzi è stato lui ad essere colpito per primo, come mostra il video delle telecamere di sorveglianza di un negozio, nel quale si vede il ragazzo indietreggiare e portarsi la mano al volto».