Addio alla libreria e ai fumetti: "Ci arrendiamo: non c’è lavoro"

Chiudono “Amo i libri“ e “Shinigami Comics“. "Ora un fuori tutto: invitiamo i cittadini a sostenerci"

Addio alla libreria e ai fumetti: "Ci arrendiamo: non c’è lavoro"

Addio alla libreria e ai fumetti: "Ci arrendiamo: non c’è lavoro"

Chiude dopo soli 18 mesi di attività la libreria “Amo i libri“ di via Puccini. Un destino seguito a ruota dall’adiacente attività di famiglia di rivendita di comics. Angelica Lagrotta e il figlio avevano aperto i due negozi comunicanti, creando un unico ambiente di appeal alla maniera dei salotti letterari cittadini. "Purtroppo dobbiamo arrenderci all’evidenza dei fatti - spiega la signora Angelica - non c’è lavoro. Ci avevamo creduto, abbiamo investito tanto. Le persone non leggono o leggono poco. Abbiamo una clientela di nicchia che ci ha dato tante soddisfazioni. Anche in questi giorni difficili, ci dicono cose che fanno bene al cuore. Ma non possiamo fare altro che chiudere i battenti. Non saprei dire da cosa dipende questo insuccesso. Sono anche i tempi. Molti leggono online oppure in pdf. Il mondo è cambiato. Noi abbiamo fatto molti eventi per promuovere la lettura. Incontri con gli scrittori, manifestazioni e iniziative con le scuole. Ci abbiamo messo l’anima e la passione. Ho conosciuto un sacco di belle persone, scrittori di spessore".

I due negozi chiuderanno il 15 ottobre. "Stiamo facendo una promozione - chiosa la commerciante - con prezzi stracciati. Un fuori tutto. Invitiamo i montecatinesi a sostenerci venendo ad acquistare libri e fumetti. Vorremmo cercare di rientrare in parte di tutte le spese della merce, soprattutto dei fumetti. Ringraziamo fin da ora chi vorrà aiutarci e sostenerci. Tengo a chiarire che il mio messaggio non è polemico. È un semplice appello. Allo stesso tempo, ci teniamo a comunicare al territorio e agli enti coi quali siamo in contatto che dovremo cessare la nostra attività. Ci dispiace tantissimo. Io amo i libri e ho cercato in questi mesi di appassionare i clienti. Molti mi ringraziano. Mi soffermo a spiegare una storia, a dare informazioni su un romanzo. Mio figlio è competente in fatto di fumetti. Si è impegnato acquistando tanta merce. Speriamo di poter vendere anche a prezzo di costo questo materiale. Siamo proprio delusi, abbiamo fatto evidentemente delle considerazioni sbagliate sulle potenzialità di questo genere di attività. Eravamo certi di poter creare un ambiente giusto, di richiamo e formazione culturale. Di questo passo i giovani leggeranno solo online e non è la stessa cosa. Non dico che debbano per forza acquistare i libri. C’è anche il prestito delle biblioteche". In effetti, è triste pensare che il cartaceo possa essere spazzato via, nel giro di qualche tempo, dal formato elettronico.

Giovanna La Porta