REDAZIONE MONTECATINI

Montecatini: "Pronti a trattare l’acquisto delle Terme"

Infinet, società inglese con soci italiani, torna sulla scena per conto di un fondo d’investimento. "Lunedì potremmo inviare la proposta"

L’avvocato pistoiese Alessandro Belli, rappresentante di "Infinet"

Montecatini Terme, 11 dicembre 2021 - "Il bando di gara per la privatizzazione delle Terme presentava alcune criticità che rendevano assai difficile la partecipazione a eventuali interessati. Stiamo parlando con i nostri clienti del fondo di investimento inglese per verificare se sono disponibili a riprendere le eventuali trattative in forma negoziale con la società. In caso positivo, lunedì 13 invieremo una comunicazione, attraverso posta elettronica certificata, all’amministratore Alessandro Michelotti e alla proprietà, Regione e Comune". 

L’avvocato pistoiese Alessandro Belli, esponente della società di diritto privato inglese Infinet Financial Advisor, è intenzionato a riprendere le trattative con le Terme per conto del suo cliente, interrotte alcuni mesi fa. "La proprietà – prosegue – ha fatto la sua scelta e ritengo fosse giusto provarci. Il bando di gara però richiede investimenti importanti, a partire dalla redazione di un piano industriale serio, senza avere la certezza di vincere. Consentire agli interessati di sostenere i costi può andare a collidere con le esigenze pubblicistiche". 

Belli ritiene che "a questo punto la procedura negoziata può rivelarsi utile, visto che il bando si è concluso in modo negativo. Per questo siamo tornati a sentire se i nostri clienti sono sempre interessati e, all’inizio della prossima settimana, dovremmo essere in grado di contattare società e proprietari". Lo scorso giugno Infinet, rappresentata da Belli e dall’imprenditore livornese Andrea Ristori, aveva manifestato interesse per trattare l’acquisto di circa il 64% delle quote azionarie delle Terme. La proprietà alla fine preferì optare per il bando di gara avviato ad agosto, perché Intax, unica rimasta in gara, non ha inviato l’assegno circolare 100mila euro, previsto a titolo di cauzione nella fase dell’offerta irrevocabile di acquisto. 

Belli, fin dall’avvio della procedura, aveva dichiarato l’intenzione del suo gruppo a non partecipare a una gara, pur restando alla finestra in attesa degli esiti possibili. Il legale pistoiese adesso è intenzionato a riaprire la trattativa con l’azienda. Come risponderanno i soci della proprietà? Difficile dirlo, perché Regione e Comune sono appena usciti da una procedura in cui speravano molto. Questa volta, nel caso partisse una trattativa privata, la città non vorrebbe certo sentire parlare di assegni che non arrivano mai, lettere delle banche li annunciano invano e di proroghe senza fine. Una cosa è certa: le Terme, nelle attuali condizioni, non appaiono in grado di attirare ulteriori investitori privati interessati a un possibile acquisto della maggioranza delle quote azionarie. 

Daniele Bernardini