Accordo di collaborazione. Un aiuto per i disabili

Società della Salute Valdinievole, le fondazioni "Mai Soli" e Comunità Pistoiesi insieme per migliorare l’assistenza a persone con disabilità e alle famiglie.

Accordo di collaborazione. Un aiuto per i disabili
Accordo di collaborazione. Un aiuto per i disabili

I presidenti della Fondazione Mai Soli, Marisa Biancardi, della Fondazione delle Comunità Pistoiesi, Paola Bellandi, e della Società della Salute della Valdinievole, Alessio Torrigiani, hanno siglato un accordo di collaborazione, nel quale impegnano i tre enti a promuovere congiuntamente le attività connesse alla programmazione e governance dei processi del Durante e Dopo di Noi. L’iniziativa è volta a rispondere ai bisogni e alle attese dei cittadini disabili che vivono in Valdinievole. Dalla collaborazione è nato un tavolo di coordinamento, che si riunirà mensilmente, in modo, ha sottolineato Torrigiani, da "costituire una cabina di regia che ci permetterà di svolgere in modo sistematico e continuativo, con una visione collegiale, un processo che ci permetterà di condividere progetti e responsabilità con le persone e le famiglie beneficiarie dei servizi sociali, socio-sanitari e socio educativi".

Si stima che in Italia il 9.6% delle persone con disabilità grave tra i 18 e i 64 anni viva solo, il 10.6% con il proprio partner; il 20.3% con il partner e i figli; il 50% circa con i propri genitori, un terzo dei quali anziani. Il 54% dei disabili gravi può contare solo sull’aiuto dei genitori per le attività di cura, solo il 17.6% fruisce di assistenza domiciliare pubblica. "La volontà è quella di utilizzare questa nuova offerta normativa e culturale - ha aggiunto Stefano Lomi, direttore della Sds – con l’ente pubblico che fa un passo indietro dando la possibilità a chi è investito direttamente della questione di sedere al tavolo in cui si definiscono progetti e programmi".

Soddisfatta Biancardi: "l’obiettivo è quello di migliorare la vita dei nostri figli e di chi vive la nostra situazione - ha detto - è importante stabilire un target, trovare delle risposte che possano servire a tutti. Speriamo che questo percorso porti a dei risultati, discorsi, negli anni, ne abbiamo sentiti tanti: abbiamo bisogno di risposte".

"La cosa importante - ha concluso Bellandi - è che in tutti i soggetti si rafforzi il legame di coesione, per rendere più efficace il lavoro. Dobbiamo innescare dei percorsi di crescita pensati per la comunità, in modo da offrire una vita più piena, venendo incontro alle aspettative e i desideri anche dei ragazzi disabili. Vogliamo stimolare una presa di coscienza, perché serve un cambio di visione".

Emanuele Cutsodontis