
L’analisi dell’ex bianconero doc. Mauro De Angelis
Andrea Caponi, l’ultimo colpo di mercato della Massese, non ha certo bisogno di sponsor ma se anche ce ne fosse ne ha uno d’eccezione in un ex bianconero doc come Mauro De Angelis. L’indimenticato numero dieci della Massese è legato da una lunga e fortissima amicizia alla famiglia Caponi, nata dalla condivisione di 5 stagioni calcistiche con il padre Alessandro, e per lui il ragazzo è una sorta di figlioccio.
"Prendendo Andrea la Massese ha fatto un grandissimo colpo – ci racconta convinto De Angelis -. E’ un giocatore, se mi passate il paragone, alla Modric. Sa fare tutto lì in mezzo. E’ un regista vero davanti alla difesa ma a centrocampo può fare ogni ruolo ad occhi chiusi. Ha grande tecnica ed intelligenza tattica. E’ bravo anche ad inserirsi e non a caso sa anche far gol. E’ vero che ha 37 anni ma in Eccellenza fa ancora la differenza e può giocare, come si suole dire, con la sigaretta in bocca".
"Fisicamente – prosegue – è ancora integro ed ha un fisico brevilineo che gli permette di entrare subito in forma. Fin qui ha fatto una bellissima carriera ma secondo me avrebbe meritato qualcosa in più. Essendo di Pontedera ha giocato dieci anni lì oltre ad aver militato con Pisa, Pistoiese e Grosseto. E’ un giocatore di grande personalità che se è venuto a Massa lo ha fatto per cercare di raggiungere qualcosa d’importante. La Massese parte sempre per vincere il campionato, a maggior ragione quest’anno con un giocatore del genere".
"Ripeto – va avanti – il suo limite può essere l’età ma vorrà dire che farà correre di più il pallone e correrà meno lui. Io Andrea lo ho portato in braccio, l’ho visto crescere e tirare i primi calci. Per me è un figlioccio anche calcistico, ma non solo. Dopo la Lazio, la Massese ed il Pontedera restano le due società a cui sono più legato e che seguo sempre. Diciamo che quest’anno avrò una ragione in più per informarmi della Massese e magari venirla anche a vederla perché ci sarà il mio pupillo".
"Anche suo padre Alessandro era fortissimo – conclude –, uno dei 5 giocatori più forti con cui ho giocato. Solo per la testa non ha fatto una carriera più grande in serie A. Con me e Caponi c’era anche De Fanti in quella famosa squadra del Pontedera che in serie C2 fece due spareggi per non retrocedere e li vinse entrambi: il primo e più bello a Tempio contro il Carbonia ed il secondo a Modena contro il Novara. Dopo quel secondo spareggio venni a Massa dove ottenemmo la storica promozione in serie C1".
Gianluca Bondielli
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