Matteo Zavatto festeggiato dai compagni dopo aver realizzato un gol
Una sorta di figliol prodigo. Matteo Zavatto torna a Massa dopo aver vinto un campionato a Camaiore e lo fa con la stessa “fame“ che ne ha contraddistinto il suo precedente soggiorno in terra apuana. Nella Massese il trentenne difensore spezzino si era, infatti, già messo in mostra nella stagione 2023-2024 facendo valere la sua tante doti: posizionamento, anticipo, gioco aereo, leadership. Rieccolo adesso ripresentarsi alla corte del patron Gerini quasi a voler riprendere un discorso lasciato a metà.
"Col presidente non ho mai avuto problemi – chiarisce – e neppure col direttore Cantoni che avevo già avuto in quell’anno. A Massa mi ero trovato bene e per questo sono contento di esserci tornato". Rispetto a due anni fa la Massese ha alzato l’asticella ed il difensore ligure ne è ben consapevole pur non lasciandosi andare a facili entusiasmi. "I propositi di fare bene ci sono ma non possiamo sapere dove arriveremo. Io questi giocatori li conosco già tutti e ne ho un’ottima opinione ma parliamo di un campionato difficile nel quale ci sono tante squadre di ottimo livello. Io dico: intanto iniziamo a lavorare e poi vedremo quel che succede. Di sicuro ci siamo anche noi. I giocatori che sono arrivati, coi campionati che hanno vinto, sicuramente vorranno fare i protagonisti ma ripeto: c’è da lavorare perché è lunga".
Zavatto fuga ogni dubbio sulle sue condizioni mentre lascia l’interrogativo sulla posizione in campo. "Fisicamente sto bene, sono pronto e carico. Per il ruolo invece, dobbiamo ancora vedere col mister. Sinceramente non so ancora niente. Ci siamo limitati a fare i test. Da lunedì inizieremo a lavorare sul campo e vedremo il sistema di gioco da adottare. In carriera ho fatto un po’ tutto là dietro, anche il terzino, ma ormai mi sono specializzato come centrale in una difesa a due o a tre".
Gianluca Bondielli
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