
Viaggio tra le ’Carte in dimora’. Porte aperte agli archivi privati tra carteggi e pergamene
Storie tra passato e futuro. Domani ci sarà la seconda edizione di ‘Carte in dimora’, un’iniziativa dell’Adsi, Associazione dimore storiche italiane, supportata dal Ministero, per sottolineare l’unità di intenti culturali, nella consapevolezza che molte dimore storiche possiedono biblioteche e archivi ricchi di preziose tracce del nostro passato e meritevoli di condivisione. In Lunigiana ci saranno quattro archivi aperti, a Bagnone, Fivizzano, Mulazzo e Pontremoli, da visitare su prenotazione sul sito di Adsi. L’archivio storico di Bagnone propone una visita guidata tra le sue carte. Sarà possibile visitare l’esposizione temporanea di documenti relativi all’età di Cosimo III de’ Medici appartenenti all’archivio storico del Comune di Bagnone, in occasione del terzo centenario della morte del Granduca di Toscana.
L’archivio storico comunale conserva un rilevante patrimonio documentario attestante la storia politica e amministrativa del territorio di Bagnone sin dalla metà del XV secolo. Sarà poi possibile visitare il Fondo Antico dei Padri Francescani dell’ex Convento di Soliera, situato all’interno del complesso dell’ex convento degli Agostiniani, il Meteo Museo Edmondo Bernacca, il Museo di Arte Sacra di San Giovanni degli Agostiniani con dipinto proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Chiesa di San Giovanni, il chiostro del Convento, la Biblioteca Civica. Tutto a Fivizzano. Aperto anche il Centro studi storici Alessandro Malaspina a Mulazzo che propone una visita guidata alle sale espositive dove tanti documenti narrano la storia della famiglia Malaspina di Mulazzo, capostipite dello Spino Secco, appartenenti all’archivio familiare, dalle origini della famiglia stessa agli ultimi esponenti: Azzo Giacinto, legislatore e Alessandro Malaspina, grande navigatore del XVIII secolo, al servizio della Spagna, condusse viaggi ed esplorazioni politico - scientifiche lungo le coste americane e nel pacifico che diedero risultati importanti per le scienze geografiche e naturali e conoscenze antropologiche, amministrative e politiche dei territori spagnoli oltre Oceano. Per finire saranno a disposizione alcune sale storiche del Seminario e l’archivio di Pontremoli, con la visione di unità archivistiche emerse dai recenti studi che saranno visionabili all’interno della biblioteca, le quali testimoniano la vitalità dell’istituzione nei secoli scorsi. Sarà anche un’occasione per conoscere le attività e i servizi che la realtà culturale del Seminario offre ai suoi utenti.
Monica Leoncini