PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Via dei cipressi, tutti la usano, nessuno pulisce

La protesta di Poggi, proprietario della strada, tenuta a uso pubblico dal Comune. "Le piante vanno mantenute, prima che facciano danni"

di Patrik Pucciarelli

La strada privata sulla carta ma utilizzata da tutti. Viale dei Cipressi a Marina, quello che porta a villa Monzone, ha una sorta di utilizzo abusivo da parte del pubblico, con una viabilità stradale che obbliga le vetture a passare proprio di lì, ma in caso di incidente alcune assicurazioni possono avvalersi della non copertura del danno perché cambia il contesto della circolazione stradale. A lanciare il grido d’allarme è il proprietario di questo tratto privato Bruno Poggi che, documenti alla mano, ci spiega che oltre ad essere un tratto privo di pulizia della strade da parte dell’ente incaricato dal Comune, non è presente nemmeno il mantenimento del manto stradale e della gestione dei cipressi che lo costeggiano. "Facciamo pulizia della strada e tagliamo i rami che cadono, l’ultima volta che stavano facendo l’asfalto in via della Bassa – la strada a senso unico che obbliga il passaggio nel tratto in questione – abbiamo chiesto agli operai di proseguire con le operazioni di pavimentazione in questi 400 metri di strada privata". Quindi parliamo di un passaggio che, tra silenzi e necessità, è diventato ad uso di tutti ma senza godere della necessaria manutenzione, diventando inconsapevolmente pericoloso in caso di sinistri.

L’atto di vendita del 1980, dove l’acquirente è appunto Bruno Poggi in presenza del notaio Francesco Zuccarino, cita: "L’acquirente è obbligato a sostenere le spese di manutenzione del viale dei Cipressi unitamente agli aventi diritto al passaggio". Quindi siamo in presenza di un rogito che parla di aventi diritto al passaggio e non di una strada pubblica come si è, dalle carte, illecitamente trasformata.

"I cipressi hanno bisogno di cura, i rami si staccano e cadono in mezzo alla strada così ci ritroviamo a doverli tagliare una volta caduti e farli smaltire. Se dovesse cadere un ramo durante il passaggio di macchine o ancora peggio di pedoni di chi è la responsabilità?". Una domanda retorica visto che data la proprietà la responsabilità è del proprietario, ma è anche vero che c’è una strada comunale a senso unico – via della Bassa – con obbligo di transito nel privato a meno che le vetture non cadano in sanzione percorrendo la strada in retromarcia, controsenso. Circa otto anni dopo il rogito, Poggi scrisse una lettera all’allora amministrazione comunale che rispose il 21 novembre del 1988: "le strade sono di proprietà privata". Un’ulteriore conferma, che spinge il proprietario a scrivere svariate lettere al Comune, che però entra in un silenzio tombale. "Nell’immissione su via Bertoloni c’è l’entrata a villa Monzone, oggi hanno trasformato la strada privata in senso unico con segnaletica su via Bertoloni. Il passaggio è pubblico ma non a godere della manutenzione di una reale strada pubblica".

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