Alessandra Poggi
Cronaca

Indagini sulla tragedia: risposte dall’autopsia sulla morte in cava di Paolo Lambruschi

Oggi l’esame per verificare se l’incidente è stato causato da un malore La famiglia del 59enne ancora in attesa del nulla osta per il funerale. Al lavoro gli ispettori dell’Asl. In regola la strada di arroccamento

Il punto in cui ha perso la vita Paolo Lambruschi

Il punto in cui ha perso la vita Paolo Lambruschi

Carrara, 6 maggio 2025 – Un dolore senza fine per i familiari, gli amici e i colleghi di Paolo Lambruschi che ancora non hanno potuto dire addio al 59enne camionista precipitato in un burrone mentre a bordo di un dumper trasportava scaglie dalla cava 150 alla 95 di Canalgrande. Dovrebbe svolgersi oggi l’autopsia che potrebbe aiutare a capire le cause dell’ennesima tragedia sul lavoro, e confermare o smentire il dubbio che l’incidente possa essere stato provocato da un malore. E, mentre si attende il nulla osta della magistratura per il funerale, è stata rimossa la finta raccolta benefica a favore della moglie e della figlia dell’uomo apparsa in questi giorni sulla piattaforma ‘gofundme’. La famiglia non l’aveva mai autorizzata e aveva dato mandato ai legali di capire, anche attraverso la polizia postale, chi l’avesse promossa. La cancellazione della raccolta fondi lascia pensare che il responsabile sia stato individuato.

Fondamentale per le indagini potrebbe essere dunque l’esame autoptico. Le ipotesi sulle cause del tragico incidente in cava al momento sembrano essere tre: un malore, un errore di manovra o un guasto al mezzo. Intanto proseguono le indagini del personale del reparto Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Asl (Pisll), che si stanno concentrando sul dumper, il mezzo che guidava Lambruschi al momento dell’incidente mortale. Si tratta di una macchina con appena un anno di vita ma non sono escluse eventuali anomalie. Nonostante questo tipo di macchine siano dotate di sistema antiribaltamento, in una caduta come quella avvenuta a Canalgrande, il sistema avrebbe potuto fare ben poco per evitare la morte di Lambruschi, precipitato con il camion a pieno carico per diverse centinaia di metri.

La cava della Cooperativa Canalgrande resta sotto sequestro per consentire al personale del Pisll di ultimare i rilievi, che nei giorni scorsi hanno previsto anche l’utilizzo di un drone. Se l’autopsia escludesse il malore i dati raccolti dai professionisti della Asl saranno fondamentali per ricostruire quei fatidici minuti, poco dopo le otto del mattino, quando Lambruschi è precipitato nel burrone di fosso Ficola. La Procura ha aperto un fascicolo sul caso e si appresta a sentire i testimoni e i responsabili della sicurezza. Sono stati nominati anche i periti di parte, che cercheranno di contribuire alla ricostruzione della dinamica della tragedia. Sembra certo comunque, secondo i rilievi effettuati dal personale del Pisll coordinato da Domenico Gullì, che la strada di arroccamento della Cooperativa Canalgrande sia in regola con i criteri richiesti per la sicurezza delle vie di cava. Sono presenti i cordoli e ha i metri richiesti per il passaggio di mezzi di trasporto.