REDAZIONE MASSA CARRARA

Velluto e ricami in oro opera di grandi maestri

I paramenti furono realizzati per Tommaso Parentucelli da maestri fiorentini e senesi.

Velluto e ricami in oro opera di grandi maestri

E’ una storia particolare quella legata al preziozo parato di Papa Niccolò V. Il 24 maggio 1450, giorno di Pentecoste, tutti i cardinali presenti a Roma con molti vescovi e arcivescovi, si raccolsero in San Pietro attorno a Tommaso Parentucelli, il Papa di origini fivizzanesi, in occasione della canonizzazione di Bernardino da Siena. Per quell’evento straordinario, tutta la cerimonia venne preparata con grande magnificenza e il Papa indossò i paramenti fatti realizzare espressamente per la funzione dalle città di Siena e dell’Aquila. Fu commissionato ai Maestri fiorentini e realizzato in prezioso velluto alto-basso lanciato bouclé. Opera invece delle maestranze senesi i ricami in oro che raffigurano papi e cardinali tra cui San Bernardino. Più di un secolo dopo, nel 1583, il parato di Niccolò V venne donato da Padre Agostino Molari di Posara, allora confessore dei Sacri Palazzi Apostolici e confessore di Papa Gregorio XIII, alla chiesa agostiniana di San Giovanni Battista a Fivizzano perché proprio quella chiesa era stata fondata da un avo di Andreola Bosi della Verrucola, la madre di Tommaso Parentucelli. Il parato che potrà essere ammirato è un vero capolavoro dell’arte tessile, a cui va senza dubbio aggiunto il pregio di rappresentare, in qualità di monumento alla figura di Nicolò V, l’evento storico per cui è stato realizzato.