
di Claudio Laudanna
"Il direttore di una rsa non può essere un’infermiera. Deve avere competenze più ampie". Lo ha detto in consiglio comunale Massimiliano Bernardi in un intervento sulla casa di riposo Regina Elena. Il consigliere di centrodestra è tornato a chiedere l’annullamento in autotutela del concorso che ha portato alla nomina di Antonella Cordiviola come prossima direttrice dell’azienda speciale di via don Minzoni sottolineando "mancanza di competenza da parte di un laureato in scienze infermieristiche per un compito del genere". Affermazioni che hanno fatto arrabbiare una categoria intera che ieri ha voluto rispondere. "Noi – sottolineano dall’Ordine delle professioni infermieristiche -. rappresentiamo oltre 1.900 infermieri in provincia e, pur non entrando nel merito del dibattito politico e nel recente concorso per la nomina del neo direttore del Regina, riteniamo gravi le parole di Bernardi. Certe affermazioni offendono la categoria professionale degli infermieri, non solo del territorio provinciale, ma di tutta Italia. Gli infermieri oggi, oltre alla laurea triennale, si formano nelle migliori università con percorsi che prevedono anche laurea magistrale, master di primo e secondo livello e dottorati di ricerca. Proprio per questo ricordiamo a Bernardi che i laureati magistrali in Scienze infermieristiche intervengo con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi, organizzativi e di ricerca. In Italia infermieri, laureati magistrali, sono direttori generali di grandi aziende pubbliche".
Constatazioni che spingono l’ordine a chiedere qualcosa più di semplici chiarimenti a Bernardi. "Auspichiamo scuse pubbliche verso la nostra categoria professionale – proseguono dall’ordine – e ci riserviamo di adire altre strade a tutela della professione infermieristica, anche alla luce di quanto fatto dai nostri professionisti per i cittadini durante l’emergenza pandemica che stiamo vivendo". Entra invece nel merito della nomina della nuova direttrice del Regina Elena il numero della Uil Fpl Claudio Salvadori che rimanda con forza al mittente qualsiasi ombra sul meccanismo di selezione. "Se qualcuno ha qualcosa da dire su presunte procedure poco chiare nella nomina della nuova direttrice allora si rivolga alle autorità competenti senza fare insinuazioni generiche – tuona quest’ultimo -. Non accettiamo considerazioni di questo calibro nei confronti di un infermiere preparato e professionale, considerandolo in grado di non svolgere questo ruolo. Stiamo parlando di una professionista laureata con il massimo dei voti e con lode, con grande esperienza sul campo, dipendente Asl, coordinatrice infermieristica con laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche, capace di superare la prova orale del colloquio con 28 punti su 30 – prosegue Salvadori -. Una persona capace e responsabile che ha tutte le caratteristiche per ricoprire il ruolo di direttrice della casa di riposo". Da parte sua la risposta di Bernardi non si è fatta attendere. "Nessuno mi mette il bavaglio tantomeno l’Ordine degli Infermieri attraverso le minacce di adire alle vie legali – dice l’ex assessore -. Non chiedo scusa perché durante il consiglio comunale, nel criticare un bando cucito su misura ho espresso un mio convincimento".