REDAZIONE MASSA CARRARA

Riflettori sul rendiconto. Botta e risposta per le tasse: "Gran lavoro anti-evasione"

I Dem attaccano: "Risorse per opere pubbliche e servizi ferme in cassa". Persiani replica: "Il Comune ha impegnato il 97% delle somme stanziate".

Il questore Santi Allegra ha salutato la città in consiglio. A destra il sindaco Persiani

Il questore Santi Allegra ha salutato la città in consiglio. A destra il sindaco Persiani

MASSA"La presentazione del rendimento di gestione e la relazione di accompagnamento dell’amministrazione comunale di Massa sono l’occasione per una valutazione complessiva sugli indirizzi e la qualità di governo del territorio, ponendo l’attenzione sulle entrate comunali, cioè il modo in cui i Comuni si finanziano". Inizia così la riflessione, a margine del consiglio comunale di lunedì sera, del Pd e i suoi consiglieri. Che, interviene l’assessore al bilancio Marco Mercanti, "dispiace constatare abbiano scelto di abbandonare l’aula consiliare proprio mentre si discuteva un tema di fondamentale importanza come il rendiconto finanziario del Comune" (dopo il ricordo di Sergio Ramelli da parte del consigliere Fdi, Marco Guidi, ndr)."Il contesto in cui l’attuale amministrazione si trova a operare, è molto diversa da quella in cui operavano le amministrazioni comunali nei decenni precedenti – prosegue il Pd – Oggi le normative permetterebbero una migliore pianificazione, soprattutto rispetto alle risorse disponibili di natura extratributaria". Poi si entra nel vivo: "L’analisi delle entrate per titoli ci dice che le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa nel 2024 sono di 63.022.840,09,ovvero il 51,28% delle entrate, in aumento di 7.114.305,12 rispetto al 2023 – sostengono i Dem – Quindi c’è stato un aumento considerevole della tassazione, ma le risorse che dovrebbero essere impegnate in opere pubbliche e servizi, sono rimaste in cassa e non impegnate e sappiamo potrebbero essere molto utili per la mitigazione dei rischi che il territorio presenta. Le entrate correnti (tributarie, extratributarie e trasferimenti), sono aumentate nel tempo: dal 2,6 al 3,7 % dal 1995 al 2019. Le entrate tributarie (Imu, addizionale Irpef, Tari), sono la categoria che esprime la capacità impositiva dei Comuni. Comunque sia a fronte di un aumento delle entrate tributarie ha corrisposto una riduzione dei trasferimenti. Il tema dei residui è un altro problema – prosegue il Pd – I cittadini “ritardatari“ sono aumentati: i crediti vecchi per entrate tributarie passati da 51 a 56 milioni. D’altro canto non si riesce a ridurre i tempi di pagamento dei fornitori: i residui passivi restano a 15 milioni; potremmo fare di più, visto che la liquidità in cassa aumenta di 5 milioni di euro l’anno, pensando che questi soldi vanno a cooperative, ditte e altre attività produttive locali. Speriamo poi che le risorse liberate dalla chiusura del concordato Cermec accantonate (circa 2 milioni) siano indirizzate dal Consiglio, saggiamente, a migliorare la strategia e l’innovazione nella gestione dei rifiuti. Le forti criticità relative alla manutenzione delle nostre strade avrebbero bisogno di un’attenzione particolare e le risorse potrebbero venire dagli oneri di urbanizzazione, così come la tassa di soggiorno potrebbe e dovrebbe essere impiegata secondo una visione strategica". Pronta la replica del sindaco Francesco Persiani e dell’assessore al bilancio Marco Mercanti."L’aumento delle entrate tributarie non è dovuto a un incremento della tassazione, bensì al lavoro svolto sul fronte del recupero dell’evasione fiscale. Evidentemente, non si sono letti con attenzione gli atti, documentano la puntualità dei pagamenti da parte dell’ente. Rispetto ai termini di legge (30 giorni) il Comune paga i fornitori con ben 12 giorni di anticipo. Nel 2024 sono state liquidate 8.314 fatture, per un totale di 56 milioni di euro". E ancora: "Anche l’affermazione secondo cui vi sarebbero fondi “fermi in cassa e non spesi” è priva di fondamento: le economie di spesa corrente per il 2024 ammontano a 2,5 milioni di euro, pari al 3,3% del totale impegnato (74 milioni di euro), un dato assolutamente fisiologico. Questo significa che il Comune ha impegnato il 97% delle somme stanziate. Infine, preme rassicurare i consiglieri del Partito Democratico anche sulla gestione dei residui. Come relazionato in Consiglio, il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità risulta ampiamente capiente, sulla base della media degli incassi degli ultimi cinque anni".