Sono partiti puntualmente alle 8.45 di ieri mattina dalla piazza Medicea i 50 atleti giunti da tutte le regioni d’Italia a Fivizzano per partecipare alla 1° "Sky Race": corsa in alta montagna lunga 45 Km, sulle creste dell’Appennino ai confini con il cielo, con un dislivello di 2500 metri. A dar loro il benvenuto una brezza di Tramontana, quasi a ricordare che ben presto sarebbero entrati nel suo regno. Ed infatti di lì a poco, gli atleti, tutti professionisti fra cui la neocampionessa mondiale trentina Giulia Marchesoni, seguendo gli infaticabili organizzatori dell’evento, fra cui Domingo Cozzani ed Andrea Jacomelli rispettivamente presidente e segretario di "Lunigiana Outdoor", hanno lasciato Fivizzano attraverso la "Porta della Legna", puntando decisamente in alto, verso la montagna. Destinazione Sassalbo, dove nasce il fiume Rosaro che dà il nome a tutta la Vallata. Lungo sentieri antichi, i partecipanti si sono arrampicati in altezza fino al Monte La Nuda, sfiorando i 2000 metri d’altitudine per puntare poi sul Monte Tondo e da lì iniziare gradatamente il rientro a Fivizzano. Ancora nelle vicinanze di Po’, "il paese del pane", Marchesoni s’era mantenuta in testa al gruppo, poi due atleti: Alessio Vorti, parmense di Langhirano e Lorenzo Noè di La Spezia l’hanno superata rimanendo assolutamente davanti a tutti fino all’arrivo. "Ho fatto conoscenza con un territorio ancora selvaggio ed incontaminato – dichiara Alessio Vorti, il vincitore, che ha completato il percorso in 4 ore e 32 minuti – uno scenario meraviglioso dove ho particolarmente apprezzato nelle più sperdute borgate di montagna, i gruppi di abitanti fermi per applaudirti e sostenerti, spontaneamente". Mentre lo spezzino Lorenzo Noè si è piazzato 2° con uno scarto di soli 2 minuti.
Terzo posto per Marchesoni: "E’ la prima volta che vengo in Lunigiana – ha affermato la neocampionessa – un luogo ed un percorso da favola. Angoli di mondo dove il tempo s’è fermato". Decimo posto per l’unico concorrente di Fivizzano, Yari Perfigli.
Roberto Oligeri