In sala anche i fratelli Luca e Alessio Arrighi (plurimedagliati in campionati italiani e mondiali nel tiro a segno) e Samuele Ceccarelli (campione europeo dei 60 metri piani) che hanno portato la loro testimonianza nei rapporti con le rispettive famiglie. Per tutti, il supporto della famiglia è stato determinante. "Abbiamo curato l’aspetto mentale e sono migliorate le prestazioni – ha detto il maggiore Luca – con Alessio ci scambiano informazioni ma poi in postazione non siamo più fratelli" mentre per Alessio "genitori, allenatori e poligono siamo una grande famiglia. La scuola non è un ostacolo alla nostra attività, ma in gara dobbiamo gestire tensione ed emozione". Babbo Franco resta con i piedi per terra: "nella sezione di tiro a segno di Fossola abbiamo trovato condizioni favorevoli ma i ragazzi non sono arrivati, c’è tanto da lavorare e la famiglia deve essere pronta ad aiutarli a superare i momenti difficili". Ceccarelli ha raccontato il suo primo contatto, quasi casuale, con l’atletica leggera, dopo avere praticato karate fino all’età di 16 anni, per poi prendersi tante soddisfazioni sulla pista: "il 2023 è stato un anno fantastico, ricco di emozioni, ma il 2021 è stato molto negativo, non riuscivo a terminare i cicli di allenamento, ho avuto qualche infortunio, sono stato vicino a dire basta". Papà Corrado racconta l’esperienza di padre: "gli abbiamo trasmetto principi sani, non volevano un campione, ma per diventarlo ci vuole tanto impegno e anche un po’ di fortuna".
ma.mu.