CRISTINA LORENZI
Cronaca

Una città ricca di associazioni e di storia

Davide Lambruschi dell’Accademia Albericiana sostiene la candidatura di Carrara a capitale della cultura: "Il nostro passato parla da sé"

di Cristina Lorenzi

Una città con un ricco fermento culturale. Molte le associazioni del settore, grande la ricerca della propria identità, un legame forte con la lirica, un fermento e una vivacità che non sono poi nemmeno troppo sommersi. Piace anche a Davide Lambruschi, presidente dell’Accademia Albericiana, la proposta di Giovanna Bernardini di collegare alla lirica, che potrà diventare patrimonio immateriale dell’Unesco, la canditura di Carrara capitale della cultura.

degli Amici della lirica che, con il presidente Carlo Menconi, hanno elencato il profondo rapporto tra la città dei marmi e il belcanto, adesso Davide Lambruschi illustra tutte le caratteristiche su cui lavorare per rinforzare la candidatura. In primis la sua associazione, nata da una ventina d’anni per sottolineare l’identità della città e che vanta 163 iscritti di cui molti giovani anche delle scuole medie. "Nascemmo una ventina di anni di fa proprio grazie all’impegno di Giovanna Bernardini – spiega Lambruschi –. Operiamo nelle scuole e con i giovani per diffondere il valore indentitario della città. Importante il rapporto con le scuole dove facciamo conoscere l’importanza di Alberico Cybo Malaspina e quanto fece per la città trasformandola nel 1557 da piccolo borgo a città vera e propria. Il prossimo anno saranno i 500 anni della morte di Alberico e la nostra associazione ha in mente importanti manifestazioni. Tuttavia la città vanta importanti legami con la lirica e a tal proposito proponiamo una serie di pannelli lungo via Verdi, la strada della cultura, dedicati ai protagonisti della lirica e della cultura che hanno avuto un rapporto importante con la nostra città. Mi riferisco a Tebaldi, ma anche a scrittori come Dickens che si racconta ascoltò la Norma nel Teatro Animosi cantata dai cavatori. Carrara è l’unica sede in Italia ad avere una Dickens fellowship che è molto attiva nel far conoscere la cultura inglese. Inoltre manca un’area dove la toponomastica sia dedicata ai nomi della lirica. Ancora potremmo concorrere a testa alta grazie alle numerose associazioni culturali che operano in città. Ricordo a titolo di esempio oltre agli Amici della lirica, associazioni come l’Aruntica, Italia nostra che compie 50 anni e che è la più vecchia in Italia, fondata da Luigi Biso negli anni ’70. Importante il contributo dei mazziniani, dell’Anpi. Carrara fu molto importante nel post Rinascimento con Alberico, ma lo fu anche nel Risorgimento con Mazzini e Garibaldi. Due carraresi fecero parte della spedizione dei mille e lo stesso eroe dei due mondi ebbe legami con la città tanto che scrisse le famose lettere ai carraresi in cui ringraziò per il contributo all’Unità del Paese. Ricordo ancora Gioberti che intervenne dal Colombarotto per salutare l’Unità di Italia. Insomma le chiavi di lettura per candidare la città sono tante e tutti noi aderiamo con grande soddisfazione al progetto di Giovanna. Potrebbe essere l’occasione per creare la famosa casa della cultura, la sede di tutte le associazioni che a Palazzo Pisani o a Palazzo Rosso potrebbero avere una sede condivisa dove collocare i propri archivi, i propri tesori, una sala conferenze comune. Una casa della cultura che dia spazio alle numerose voci che si levano dal territorio".