Un ’rifugio’ sicuro per le maestà nel Convento dei Cappuccini

Una classe scolastica e un gruppo di docenti hanno realizzato circa 70 riproduzioni in gesso e ceramica delle maestà del territorio. Ora sono custodite al Convento dei Cappuccini e saranno esposte in una mostra.

Un ’rifugio’ sicuro per le maestà nel  Convento dei Cappuccini

Un ’rifugio’ sicuro per le maestà nel Convento dei Cappuccini

Circa 70 riproduzioni in gesso e ceramica delle maestà del nostro territorio sono state portate dai volontari dell’associazione Padre Damiano al Convento dei Cappuccini. Sono il risultato di un progetto nato nell’anno scolastico 1993-94 alla scuola media Malaspina di Massa che ha visto impegnati, nella ricerca storica e territoriale, una classe e un gruppo di docenti dell’istituto coordinati dal preside Gino Cappè. Un ruolo di primaria importanza ha avuto il comitato dei genitori dell’epoca che ha lavorato a fianco dei figli e dei docenti. Le maestà, inizialmente oltre 160, sono la fedele riproduzioni di opere d’arte sparse nel nostro territorio e che fanno parte del patrimonio storico- culturale del comprensorio. Gli ’originali’ si ritrovano in molte frazione, quasi tutte sopra la statale Aurelia, a Borgo del Ponte, Romagnano, Santa Lucia, Mirteto e altri posti fino a Lavacchio, in luoghi dimenticati e alcune sono ora in fase di degrado. Risalgono per lo più al 1600 e 1700, a opera spesso di autori ignoti che risentono molto della cultura e della religiosità popolare del tempo. L’icona sacra più rappresentata è quella della Madonna con il Bambino, fra i santi, Sant’Antonio da Padova e Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e della vita contadina, sono i più ricorrenti. Alcune, come a Santa Lucia, sono state trafugate impoverendo così il territorio di parte della sua storia ed è per questo che ogni maestà è schedata per salvaguardarne, in caso di furto, la memoria.

Le riproduzioni furono, inizialmente, esposte per un certo tempo nel chiostro del Seminario diocesano a Massa e successivamente alla scuola Malaspina. In seguito grazie all’impegno del professor Aladino Landi, docente di educazione artistica e vice preside, che all’epoca ne aveva seguito, sapientemente, la realizzazione, sono state collocate al bar ’L’Incontro’, sede anche di un circolo dove arte, cultura, religione e solidarietà umana si incontrano. Durante il Covid la scuola ha avuto la necessità di destinare all’attività didattica i locali dove erano conservate. Parte delle copie delle maestà sono state vendute e il ricavato è stato devoluto in beneficienza. Grazie all’attenzione e alla cura di Landi questo patrimonio di valore artistico, storico e religioso non è andato perduto.

Oggi le maestà sono affidate ai frati cappuccini e all’associazione Padre Damiano che provvederà a collocarle nei locali del Convento dove potranno essere ammirate in una prossima mostra. Già nel Convento dei Cappuccini sono esposte copie di maestà che si ritrovano nella Valle del Frigido; sono dipinti, a opera del maestro Beppe Fazzi, che ricopiano fedelmente gli affreschi ormai deteriorati dal tempo, dalle intemperie e dall’incuria umana.