DANIELE ROSI
Cronaca

Un presepe per tornare a credere nel futuro

All’M34 la famiglia Vitaloni ha realizzato per il ristorante una natività formato gigante con materiali naturali raccolti durante l’anno

di Daniele Rosi

Cortecce dei pini, foglie d’erba e sassolini presi dove capita. Un insieme di cose che all’apparenza potrebbero sembrare scollegate tra loro ma che, se abbinate a un briciolo di estro e fantasia, possono creare autentici capolavori. E’ proprio questo il caso del grande presepe preparato dalla famiglia Vitaloni, titolare dello storico centro sportivo Emme 34 alla Fossa Maestra. Un lavoro di preparazione durato diverse settimane e portato avanti grazie all’ingegno di Matteo e Niccolò Vitaloni, figli dei titolari Alessandro e Katia Battaglini, e grazie alla collaborazione di Massimiliano Marchini. "Nella nostra famiglia è da sempre tradizione preparare il presepe nel ristorante – racconta Alessandro Vitaloni – però quest’anno i ragazzi hanno voluto lanciare un messaggio di speranza creando un presepe dalle misure ben più generose. E’ stato bello vedere i ragazzi dedicarsi anima a corpo a quest’idea". Una maxi installazione di quattro metri di lunghezza e circa tre di profondità: ci sono le capanne, l’ambientazione innevata e lo sfondo montuoso. Tutto è ricavato con elementi presi in natura. "Tranne gli edifici e le statuine, tutta l’ambientazione è frutto della ricerca dei miei figli – spiega Vitaloni – che hanno iniziato a ottobre a prepararlo. Siamo andati nelle pinete o sulle spiagge a raccogliere le parti necessarie. Se le famiglie vogliono venire a vederlo lo possono fare liberamente – sottolinea il titolare – e non è necessario venire al ristorante per mangiare. E’ una cosa nata dal cuore senza altri scopi". Un messaggio di ottimismo e ripartenza che Alessandro, insieme alla moglie Katia e ai figli, ha allargato alle attività sportive dell’M34; ne è un esempio la recente inaugurazione di due nuovi campi di padel. "La pandemia ha colpito duramente attività come la nostra – ammette il titolare – soprattutto durante i difficili mesi del lockdown. Siamo comunque persone che vogliono guardare avanti e soprattutto pensare in positivo. Da tempo avevamo una grande richiesta per il padel e abbiamo deciso di fare un investimento pesante con due campi regolamentari. Vogliamo investire sul territorio fornendo questo nuovo servizio agli appassionati – ammette – e presto inizieremo con i corsi per i ragazzi con tecnici federali Fit. Con l’idea del presepe e l’investimento del padel abbiamo voluto lanciare il messaggio che bisogna resistere e pensare al futuro".