REDAZIONE MASSA CARRARA

Un messaggio con il film di Cortellesi

Il cinema di Villafranca lancia un messaggio forte contro la violenza sulle donne. Prima della proiezione del film "C'è ancora un domani" saranno presentati i progetti del Centro donna Lunigiana. Dopo il film, un'analisi del critico cinematografico Ariodante Petacco. #1522 #violenzasulledonne #rispetto #prevenzione

Un messaggio con il film di Cortellesi

E’ il cinema il mezzo per provare a lanciare un messaggio forte contro la violenza sulle donne. E lo farà attraverso le immagini e le parole del film di Paola Cortellesi “C’è ancora un domani“ oggi nell’appuntamento straordinario con il cineforum di Villafranca, record di incassi nelle ultime settimane. Appuntamento alle 20,30 per presentare i progetti e le attività del Centro donna Lunigiana prima della proiezione. L’evento è promosso dalla Società della salute della Lunigiana, in particolare dai Centri Icaro e Donna. Prima del film saranno le operatrici a evidenziare le attività del Centro donna, che offre gratuitamente ascolto, attenzione, rispetto e sostegno oltre che informazioni e consulenza.

Dopo il film il critico cinematografico Ariodante Petacco ne farà un’analisi. Il gestore del cinema Mario Lucà distribuirà a tutti i presenti un volantino con il 1522, numero anti violenza e stalking, gratuito e attivo 24 ore su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. "Siamo molto felici di proiettare questo film – dice Lucà – e di aderire a un importante progetto di sensibilizzazione". "Il ruolo della Società della Salute – afferma il direttore Marco Formato – è di erogare servizi sociosanitari e creare comunità solidal. Vogliamo creare cultura e sensibilizzare la cittadinanza sul tema del rispetto e del riconoscimento dell’altro. Investiamo quotidianamente risorse importanti a favore del Centro donna, per offrire servizi di accoglienza e ascolto, percorsi per la protezione di donne vittime di abusi e maltrattamenti, ma anche attività di prevenzione in contesti scolastici, consapevoli che solo attraverso l’educazione all’affettività e al rispetto dell’altro è possibile sconfiggere forme di sopraffazione e violenza di genere".