RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Un medico massese a New York. Chirurgia per la colonna vertebrale. Evangelisti al vertice mondiale

L’ortopedico del ’Rizzoli’ di Bologna ha vinto il prestioso incarico all’Hospital for special surgery "Sono molto soddisfatto perché posso crescere professionalmente. Ma il mio futuro è in Italia".

Orgoglio massese a New York grazie al dottor Gisberto Evangelisti, ortopedico del Rizzoli di Bologna che dal 22 agosto e per un anno fa parte di un gruppo di ricerca internazionale, unico italiano, nel campo della chirurgia mini-invasiva della colonna vertebrale e delle conseguenze degli interventi sullo sviluppo muscolare. Un incarico prestigioso nel quale Evangelisti, che ha vinto una “application” internazionale, crede particolarmente: "Voglio crescere professionalmente e personalmente, ma il mio futuro è l’Italia". Evangelisti, classe 1985, porta il nome del nonno ed è il figlio minore di Fabio Evangelisti, politico e scrittore, e di Graziella Candeloro; la sorella Alessandra è attiva in campo culturale.

Una famiglia che ha fornito solide basi, come quelle trovate con la moglie, Alessia Uccelli, anch’essa massese, figlia del dottor Maurizio, e che l’ha accompagnato in questa avventura. "Alessia – racconta il giovane medico dalla Grande Mela – è una ginecologa della Asl di Bologna; ha preso un anno di aspettativa e l’ha fatto volentieri perché finalmente tutti e due, ma soprattutto lei, possiamo stare un pochino più vicini ai nostri figli che stanno crescendo. L’altro giorno ho accompagnato Leonardo, sei anni, alla scuola elementare italiana dove ha cominciato la prima classe. Federico ha tre anni e finalmente ha a disposizione la madre per tutta la giornata. Anch’io cerco di passare tutto il tempo fuori dal lavoro con lui, anche se le nostre attività di ricerca iniziano spesso la mattina alle 6,30".

Evangelisti lavora e compie le sue ricerche all’Hospital for Special Surgery, la sezione ortopedica del Presbiterian e dalla nota Cornell University. "Si tratta di quello che negli ultimi tredici anni è considerato il migliore ospedale del mondo, io vengo dal Rizzoli che è l’ottavo. Non c’è posto migliore nel quale io possa affinare le mie capacità sia di ricerca sia di sala operatoria che poi saranno al servizio del mio Paese. Qui ci sono medici selezionati che vengono da Germania, Turchia e Giappone. Sotto la guida del dottor Andrew Sama, il cui padre vendeva scope a Little Italy, stiamo studiando le conseguenze degli interventi chirurgici di tumori della colonna vertebrale sui pazienti, cercando di risolvere il problema di chi non esce perfetto dall’operazione. Abbiamo intrapreso la via mai esplorata prima di come una persona che abbia una fragilità muscolare possa sopportare l’operazione ed evitare la sarcopenia, la perdita della massa muscolare. Lavoriamo sui fallimenti per cercare di porvi rimedio. E soprattutto su chi per i suoi dolorosi mal di schiena può essere o no sottoposto a chirurgia".

Il medico ha preso casa non distante dalla 70th East dove si trova l’ospedale e abbastanza vicino a Central Park. "Cerchiamo – dice - di vivere New York e di farla digerire ai nostri figli. La scuola dove va Leonardo si chiama Guglielmo Marconi ed è frequentata dalla comunità italiana e questi contatti aiutano molto. Ma io non ho dubbi: alla fine di questa esperienza sarò nuovamente in Italia, al mio lavoro a Bologna e una volta al mese con gli amici e la famiglia a Massa".