REDAZIONE MASSA CARRARA

Un circolo fa vivere il borgo. Gli abitanti di Caprigliola insegnano l’aggregazione

Da un anno e mezzo la Pro loco ha aperto il locale per riaperto il bar per non far morire il paese "Avevano chiuso anche l’alimentari. Ora dai Comuni richiamati dalle bravura delle cuoche".

Da un anno e mezzo la Pro loco ha aperto il locale per riaperto il bar per non far morire il paese "Avevano chiuso anche l’alimentari. Ora dai Comuni richiamati dalle bravura delle cuoche".

Da un anno e mezzo la Pro loco ha aperto il locale per riaperto il bar per non far morire il paese "Avevano chiuso anche l’alimentari. Ora dai Comuni richiamati dalle bravura delle cuoche".

Se in paese non ci sono più attività o bar, il circolo può essere un’ottima soluzione, per ravvivare il borgo e attirare persone. Siamo a Caprigliola, dove da oltre un anno ha aperto un circolo Unpli, grazie alla Proloco del paese. Un circolo aperto tutta la settimana, a parte il lunedì, gestito dai volontari che si sono organizzati in turni e che conta decine e decine di persone che arrivano per gustare deliziosi apericena o semplicemente per stare in compagnia. A guidare il gruppo ci pensa Daniela Cocchi. "Abbiamo aperto il circolo nel giugno del 2023 – racconta – negli spazi del bar, proprio alle porte del paese. Il bar aveva chiuso, il supermercato aveva chiuso, così abbiamo deciso di impegnarci in prima persona affinché il paese non morisse. Come Proloco esistiamo da circa sei anni, prima eravamo un gruppo di volontari che promuoveva eventi in paese".

Caprigliola, suggestiva frazione del Comune di Aulla, un tempo non era così. Nonostante sia ancora molto popolata, anche fuori dalle mura, non esiste più il supermercato, chiuso alla fine del 2022 per gli elevati costi di gestione. Era un importante punto di riferimento, con la titolare che spesso portava la spesa a casa, e anche le medicine, nel caso di anziani soli o in difficoltà. Un addio difficile da dare, perché il suo negozio è stato per tanto tempo punto di ritrovo e di riferimento per gli abitanti, soprattutto quelli più anziani che potevano andare da soli a comprare il pane, il latte, la pasta o quello di cui avevano bisogno. Essendo vicino all’ufficio postale era anche punto di ritrovo per i pensionati e per tutti coloro che camminando uscivano dal paese per fare due passi. Nel febbraio del 2023 la chiusura dello storico bar Pili: le bollette troppo alte non avevano lasciato scampo ai proprietari, marito e moglie. Così il paese era rimasto senza attività. L’ufficio postale, per cui sono state portate avanti tante battaglie, è ancora aperto, ma solo due giorni a settimana. Il circolo invece sta funzionando bene, attira abitanti del paese e non solo.

"Il direttivo è formato da 15 persone e abbiamo tantissimi associati – aggiunge la presidentessa –. Siamo in affitto, abbiamo comprato gli arredi e allestito gli spazi per renderli accoglienti. Viene tanta tanta gente da Santo Stefano, Ceparana, La Spezia, attirati dalla bravura delle nostre cuoche. Ci organizziamo in turni lungo la giornata, il paese ha apprezzato moltissimo".

Monica Leoncini