REDAZIONE MASSA CARRARA

’Ugo Pisa’, il progetto divide. Le associazioni ora sperano in un passo indietro del Comune

Il rilancio della ex colonia non vede il parere positivo di opposizione e altre realtà locali. Presente anche il sindaco Persiani. Alberti (Pd) lo incalza: "Spero in un nuovo tavolo di dialogo".

’Ugo Pisa’, il progetto divide. Le associazioni ora sperano in un passo indietro del Comune

di Angela Maria Fruzzetti

Per la prima volta, il progetto per la riqualificazione del complesso dell’ex colonia Ugo Pisa è uscito dalle stanze del palazzo e messo al centro di una discussione pubblica che ha riempito la sala del ristorante Luisa, alla Partaccia, dietro iniziativa di alcune associazioni del territorio. Il risultato è stato quello di una grande partecipazione, a dimostrazione che i progetti inerenti la cosa pubblica sul futuro della città suscitano molto interesse e non si possono consegnare a scatola chiusa. Dunque, il nuovo progetto, varato dal comune di Massa per la riqualificazione del complesso dell’ex colonia, è al centro della discussione cittadina e tutto sommato, il grave problema che si evidenzia è la mancanza di partecipazione della cittadinanza. La grande affluenza di gente dimostra la voglia di partecipare e di discutere e, nonostante il progetto sia già stato approvato, non ci si arrende.

Presente in sala anche il sindaco Francesco Persiani che, inizialmente, non ha voluto prendere parola in quanto il progetto, ha detto, "è già stato approvato". Tuttavia, il qualificato contenuto degli interventi potrebbe indurre il primo cittadino a rimettere mano alle carte, stralciando qualche ’target’ come auspicano le associazioni e parte della cittadinanza. Lo spera anche il consigliere comunale Pd, Stefano Alberti, pronto a rimettere le carte sul tavolo e tentare un’altra partita: "La politica non deve avere paura della partecipazione perché questa è la forza delle scelte politiche e delle scelte amministrative – ha detto - . I progetti possono essere fatti bene o no, ma almeno discussi e condivisi. Sull’Ugo Pisa siamo in ritardo perché la discussione deve essere a monte e non a valle di una decisione. Da dire che la soprintendenza non ha dato il via libera a tutto : nella relazione si legge che, con la Regione, ’sui progetti ci siamo ancora’ e chiedo al sindaco di aprire questa fase di concertazione". Altro passaggio che ha acceso gli animi è che "da un progetto del 2021 – ha ricordato Alberti - che non prevedeva abbattimenti ma solo consolidamento statico e strutturale, asseverato dai tecnici del comune, e di cui non riusciamo a capire i costi, non abbiamo capito se avrebbe potuto esserci un’alternativa, visto che hanno optato per l’abbattimento".

La Ugo Pisa è la prima colonia costruita a Marina di Massa e Paolo Scalfo, del Centro sub Alto Tirreno ha lanciato un appello: "Lavoriamo per portare prestigio alla collettività. Siamo qua da 40 anni e riceviamo migliaia di bambini in visita. Faccio un appello affinché il centro Sub Alto Tirreno possa mantenere la sua attività". Dopo l’introduzione di Ivo Zaccagna, coordinatore della serata, hanno preso parola l’architetto Laura Penaglia con la presentazione del progetto; Francesco Rossi di Legambiente; Bruno Giampaoli di Italia Nostra; Paolo Scalfo del Centro sub alto Tirreno; Stefano Alberti consigliere Pd; l’architetto Del Sarto; Luca Corsi dell’ Arci 31 Settembre, Giuditta Sborgi di Politikè; l’ ingegnere Roberto Vercelli e Gina De Angeli. Insomma, una protesta corale con l’auspicio di rimettere le carte in tavola, soprattutto per salvare il caratteristico edificio sul mare e la tipica passerella che raccontano la storia delle colonie marittime del nostro litorale.