
I piccoli studenti della scuola primaria di Mirteto
Massa, 18 marzo 2022- Hanno aperto i loro armadi, hanno rovistato nei cesti dei loro giochi preferiti per tirare fuori qualcosa di bello da donare "a quei bambini e a quelle bambine che fuggono dalla guerra, e che non hanno colpe". È una situazione difficile da spiegare ai bambini ma prima di dire chi sono i buoni e i cattivi è meglio spiegare che la pace resta il principale obiettivo di tutta l’umanità. E lasciare in loro un sentimento di speranza, come è stato fatto a Mirteto, parlando di pace e solidarietà. Tuttavia, questa guerra alle porte di casa, i bambini l’hanno percepita, eccome. Sono preoccupati e hanno paura. Quella paura che riescono a camuffare con la solidarietà, mettendo insieme scatole su scatole di vestitini, giocattoli, latte, caramelle e dolci biscotti da donare ai loro coetanei sfortunati.
"Noi bambini non vogliamo la guerra, vogliamo la pace – è un coro univoco che esce dalla scuola primaria di Mirteto. Oltre un centinaio di bambini, uniti sotto una grande bandiera di pace, quella pace che hanno dipinto sui muri, mettendo insieme simboli e colori.
"Tutto è partito dal fidanzato di una ragazza Ucraina – racconta Barbara del Comitato genitori -. Parlando, la ragazza, che ha la sua famiglia in quei luoghi di guerra, ha evidenziato le difficoltà che stanno attraversando tante donne con bambini piccoli. Ed è scattata la molla della solidarietà. Tutta la scuola ha partecipato". Una raccolta dei piccoli destinata ai piccoli: in quella terra martoriata stanno nascendo molti bambini, è il messaggio portato dalla ragazza ucraina e la scuola " manda aiuti per sopravvivere non per uccidere".
Pannolini, salviette, biberon, latte di proseguimento in polvere, a pacchi, per sostenere la vita. Sono commossi, i bambini di Mirteto. Dalle loro parole trapela sofferenza perchè riescono a immedesimarsi in quella cosa orribile che è la guerra vista dagli occhi dei piccoli .
"I bambini che colpe hanno? – è la domanda che si pongono, con gli occhi lucidi, dietro quelle mascherine che da troppo tempo hanno rubato loro il sorriso. Alle pareti, cartelloni con ritagli di giornale, titoli di guerra e di morte, cronache di un tempo che nessuno vorrebbe raccontare. Comitato genitori, alunni e insegnanti mobilitati in un catena di solidarietà. Inviato anche materiale ludico didattico con tanti pennarelli e matite donate dalle cartolerie Colors e Marcuccetti. Tra i giochi un simpatico maialino che tanto faceva ridere Filippo: " Spero che questo maialino possa far ridere i bambini che lo riceveranno". Il materiale raccolto sarà convogliato al centro di raccolta "Il Gallo" di Romagnano, organizzazione che già ha canali aperti per far arrivare i carichi a destinazione.