Tutti contro il sindaco. No alla nuova Questura al Parco degli Ulivi. Coro unanime dal Pd a FdI

Stamani presidio di protesta con raccolta di firme davanti all’area verde. Scatenate le associazioni ambientaliste: "Stop a nuove colate di cemento".

Tutti contro il sindaco. No alla nuova Questura al Parco degli Ulivi. Coro unanime dal Pd a FdI

Tutti contro il sindaco. No alla nuova Questura al Parco degli Ulivi. Coro unanime dal Pd a FdI

L’ipotesi di una nuova Questura nell’area lato mare del Parco degli Ulivi mette tutti d’accordo, sì, ma fra le fila dell’opposizione dentro e fuori il consiglio comunale. Dal Polo Progressista a Fratelli d’Italia, passando per il Pd e il gruppo Massa è un’altra cosa per arrivare alle associazioni ambientaliste: tutti convinti nel dire ‘no’ al progetto. E stamani c’è una manifestazione pubblica di protesta, forse la prima di tante, proprio davanti ai cancelli del Parco, a partire dalle ore 9. Un presidio a cui partecipano i gruppi consiliari di Pd, Massa è un’altra cosa, Polo Progressista e di Sinistra e che vuole essere "un primo momento di confronto con la cittadinanza e i residenti del quartiere dopo la proposta choc dell’amministrazione comunale sulla realizzazione della nuova questura nel parco più grande del centro città. In un momento in cui la crisi climatica aggredisce sempre di più la nostra quotidianità occorre pensare al futuro salvaguardando le aree verdi e il suolo evitando di togliere spazio pubblico naturale alle persone". Prevista anche una raccolta di firme dei cittadini contrari all’ipotesi.

Dura la presa di posizione di Friday For Future Massa, Parents For Future, Legambiente Massa e Montignoso, Wwf Alta Toscana, Lipu Massa Carrara, Italia Nostra Massa Montignoso, Arci Trentuno Settembre, Nuovi Paesaggi Urbani, Comitato alluvionati Ricortola Casone Bondano Partaccia, Associazione Amici di Ronchi e Poveromo, Comitato Ugo Pisa: "Comprendiamo – affermano – la necessità per gli uffici territoriali della polizia di Stato di avere spazi e luoghi che più si adattino alle loro esigenze e che possano garantire servizi migliori per tutti i cittadini e maggiore operatività per le forze dell’ordine. Sappiamo quale sia il lavoro svolto dalla Questura, le molte competenze e adempimenti che svolge, non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per l’esecuzione di pratiche quali il rilascio dei passaporti, permessi di soggiorno e porto d’armi. Così come crediamo che gli uffici debbano essere facilmente accessibili all’utenza. Ma siamo consapevoli che a Massa esistono molti edifici che hanno la possibilità e la necessità di essere recuperati e che quindi lo spostamento della Questura in uno di questi potrebbe risolvere sia le necessità operative ministeriali con un certo risparmio economico sia il diritto dei cittadini alla salvaguardia del verde pubblico. Per questo crediamo nella possibilità che i funzionari del ministero insieme al Comune, possano valutare altre alternative". Una scelta alternativa che reputano necessaria anche per tutelare una delle aree verdi e luogo di socializzazione vicino al centro città.

Di nuovo all’attacco anche il Pd: "Il segnale che il sindaco Persiani sta dando alla città con la scelta di collocare la nuova Questura è grave e pericoloso. Grave perché in questa maniera il sindaco sottrae un’area verde a una zona densamente abitata e inserisce una funzione catalizzatrice di traffico in un quartiere che sta già pagando un prezzo molto alto alla mancanza di infrastrutture adeguate alla mobilità. Pericolosa perché lancia un messaggio incoraggiante a quei poteri che puntano, nella prossima programmazione urbanistica, a far aumentare il consumo di suolo attraverso nuove colate di cemento", sottolineano la segretaria Claudia Giuliani e il capogruppo Enzo Romolo Ricci.

Nei giorni scorsi anche il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Marco Guidi, aveva espresso la posizione contraria all’ipotesi: "Un’idea illogica, non solo perché si andrebbe a intervenire su di uno spazio verde, ma anche perché siamo in presenza di una zona a forte vocazione residenziale con infrastrutture che già oggi sono al limite".