Turismo religioso... a giudizio. Ricorso contro la graduatoria dei progetti promossi dal bando

Nel mirino anche gli interventi previsti sulla Via Francigena da Comune di Pontremoli e Diocesi . Assegnati 350mila euro per migliorare ricettività, sicurezza, promozione e inserire servizi digitali .

Turismo religioso... a giudizio. Ricorso contro la graduatoria dei progetti promossi dal bando

Turismo religioso... a giudizio. Ricorso contro la graduatoria dei progetti promossi dal bando

Un ricorso al Tar del Lazio presentato dal Comune di San Fili, in provincia di Cosenza, contro Il Ministero del Turismo mette a rischio anche i progetti sul turismo religioso della Lunigiana. Nel mirino anche Comuni e Province finiti nei primi 15 posti in graduatoria nel bando per lo sviluppo dell’offerta turistica dei cammini religiosi. E tra i progetti ‘promossi’ ci sono anche quelli della Diocesi apuana e del Comune di Pontremoli. Nel ricorso si chiede l’annullamento e la sospensiva del decreto con cui il Ministero ha approvato la graduatoria per assegnare le risorse. L’udienza al Tar è stata aggiornata al 14 maggio.

I progetti lunigianesi ora sotto giudizio avrebbero dovuto ricevereun finanziamento complessivo di quasi 350mila euro per la valorizzazione della qualità delle infrastrutture e dei servizi sulla Via Francigena. Al progetto della Diocesi andrebbero 191.500 euro per migliorare la fruibilità delle cinque tappe dell’antico percorso anche attraverso il supporto di strumenti e canali digital. A quello del Comune, preparato da Sigeric - Servizi per il turismo, circa 156.000 euro per il ripristino di storiche infrastrutture come i muretti a secco e per introdurre l’uso di visori di realtà aumentata per una maggiore e innovativa fruibilità di uno dei cammini religiosi più noti al mondo. Interventi che permetterebbero anche di accedere in modo innovativo ai contenuti informativi religioso culturali e di promozione del territorio. La proposta è quella di realizzare una web app finalizzata alla digitalizzazione del percorso, che possa permettere un’esperienza che connette lo spazio fisico e lo fonde con quello digitale.

La Diocesi punta a sua volta a sviluppare l’offerta turistica attraverso l’incremento della qualità delle infrastrutture e dei servizi delle 5 tappe di sua competenza della Via Francigena, favorendo il miglioramento della fruibilità dei percorsi in termini di sicurezza e primo soccorso, accessibilità, orientamento informazione e digitalizzazione dei percorsi e degli accessi, anche mediante il ricorso a tecnologie innovative e alla promozione turistica con l’ausilio di strumenti e canali digitali. Interventi da realizzare nelle tappe di Pontremoli (Seminario e Chiesa di San Colombano), Aulla (San Caprasio), Avenza (Parrocchia di San Pietro), Massa (Parrocchia di San Martino al Borgo del Ponte), Montignoso (Parrocchia di Santa Maria della Rosa). Sembra che il ricorso non metta comunque a rischio i finanziamenti già stabiliti perché potrebbero essere aumentate le risorse assegnando contributi a tutti i 41 partecipanti al bando.

Natalino Benacci