Turismo in centro da terzo mondo L’odissea di due tedesche in città

Madre e figlia straniere senza servizi, senza bus, taxi e informazioni. Salvate dall’intervento del gestore del B&B

Turismo in centro da terzo mondo  L’odissea di due tedesche in città

Turismo in centro da terzo mondo L’odissea di due tedesche in città

di Francesco Marinello

Una vacanza sotto le Alpi Apuane all’insegna di piatti tipici, musei, passeggiate lungomare, visite nei nostri caratteristici paesi a monte e tour nelle splendide cave di marmo bianco. Questo è quello che avevano programmato due turiste tedesche di Francoforte, madre e figlia rispettivamente di 84 e 60 anni, pronte ad avventurarsi nei nostri tesori culturali ed ambientali, godere di panorami mozzafiato e vivere quelle poetiche esperienze che il territorio apuano ha da offrire. Ed effettivamente le due turiste, desiderose da tempo di vedere le cave e il centro storico carrarese, sono rimaste soddisfatte della loro visita, nonostante i servizi turistici che mancano nel Comune, ma grazie alla disponibilità e all’efficienza di Elisa Berti, dipendente di un noto bed and breakfast in piazza Alberica in cui madre e figlia hanno soggiornato.

Questa è la storia di una sconfitta, la triste realtà di una città inefficiente e non organizzata verso il settore turistico. Arrivate nell’alloggio carrarese, madre e figlia hanno subito manifestato ad Elisa la loro volontà di visitare il museo del marmo, incoscienti del fatto che fosse chiuso ormai da diverso tempo. Questo non le ha scoraggiate essendo subito partite con mezzi pubblici alla volta di Colonnata. Rientrate in centro sazie di crostini e lardo, hanno chiesto ad Elisa informazioni sui trasporti per raggiungere Fantiscritti e il Carmi, essendo arrivate in città senza mezzi propri.

La risposta mette molta tristezza: non esistono mezzi pubblici che raggiungano tali destinazioni. "Nessun problema - hanno pensato le due tedesche - chiamiamo un taxi". Ed effettivamente sarebbe potuta essere una buona alternativa, in qualsiasi grande città, ma non a Carrara perché nessun taxi era disponibile: qui tale servizio non è abbastanza efficiente e qualificato. Dunque non rimanevano alternative se non farsi accompagnare in macchina da Elisa, la stessa che aveva provato anche ad organizzare visite guidate nelle cattedrali di marmo contattando vari tour operator locali, i quali tuttavia si erano dimostrati tutti indisponibili. Per non parlare della spiacevole esperienza avvenuta nell’info point di piazza Alberica: sebbene madre e figlia lo avessero anche trovato aperto, cosa che succede abbastanza di rado, le due non sarebbero state aiutate in nessun modo in quanto gli addetti alle informazioni erano nel bel mezzo di una riunione. È dunque solo grazie alla rete di contatti e conoscenze private di Elisa che è stato possibile organizzare visite e spostamenti per queste signore, due ospiti arrivate col desiderio di visitare Carrara, la stessa città che tuttavia le ha lasciate allo sbaraglio. Da questa rocambolesca storia emerge la triste verità di una città turistica senza servizi adeguati, i quali vengono offerti solo da una rete di centinaia di operatori d’accoglienza che collaborano tra loro, tuttavia senza la cooperazione dell’amministrazione. La stagione turistica è alle porte, ma per la nostra città è ancora notte fonda.

Tuttavia, proprio mentre il turismo sta affondando, il Partito democratico sente il bisogno di difendere l’assessore al Turismo Lara Benfatto, attaccata sulla Bier fest e sulla fiera di San Marco e in una nota frimata dalla segretaria comunale del Pd, dal gruppo consiliare a dalla delegazione di giunta scrive quanto segue: "Il Pd condivide la scelta dell’assessore Benfatto frutto di un confronto e di una mediazione che ha tenuto insieme regole, aspetti commerciali e tradizione, sulla quale ha lavorato molto nei mesi scorsi coinvolgendo la commissione consiliare. Le scelte operate sono in capo all’assessore competente che deve essere libera di decidere senza ingerenze alcune né da parte del partito né di altra natura. Troviamo inutilmente e gratuitamente offensivo il giudizio espresso sulla stampa in cui si parla di spaccature e di assessori “burattinati” dal Pd. Non ci sono né spaccature né burattinai. Gli assessori espressi dal Pd condividono la linea politico amministrativa con il partito ma conservano la propria autonomia di amministratori".