
E’ stato arrestato in flagranza dai carabinieri mentre riceveva la busta contenente il denaro. Al giudice ha confessato di voler aiutare la ragazza nei panni di investigatore privato senza licenza.
Appena ha ricevuto la busta contenente i soldi precedentemente richiesti i carabinieri sono spuntati dal tinello dove si erano nascosti per seguire da vicino tutta l’operazione. E così per un ex appartenente alle forze dell’ordine in pensione è scattato l’arresto con l’accusa di truffa. Ieri Andrea Pucci è comparso in Tribunale assistito dall’avvocato Alessandro Silvestri e il giudice Mario De Bellis, pubblico ministero Alessandra Conforti, ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma ai carabinieri di Vezzano Ligure. L’ex poliziotto è venuto a sapere di una recente denuncia di una giovane da parte dei carabinieri si è così rivolto alla madre. Le avrebbe chiesto soldi per evitare l’arresto e il carcere della giovane. Ma le due si sono parlate ed è stata proprio la figlia a chiedere aiuto ai carabinieri di Sarzana. Il maresciallo maggiore e il vice brigadiere si sono così nascosti nello sgabuzzino della cucina di Santo Stefano Magra attendendo l’arrivo del “benefattore“ e lo hanno arrestato in flagranza con in mano una busta con più di 3 mila euro. Nella direttissima l’uomo ha ridimensionato l’accusa ammettendo di aver ricevuto i soldi non per truffare la donna, ma nell’esercizio di una indagine “abusiva“ nel ruolo di investigatore senza licenza. Insomma si sarebbe prestato a interessarsi della situazione poco piacevole nella quale si era trovata la figlia per evitarle di finire in un brutto giro. In effetti la ragazza qualche tempo fa ha avuto un problema con la giustizia legato al mondo della droga. Per questo il sessantenne si è rivolto alla donna di Santo Stefano Magra chiedendo soldi in cambio del suo tentativo di evitare l’arresto. Questo da quanto è emerso nella denuncia presentata dalla donna ai carabinieri. Al contrario l’ex poliziotto ha ribadito al giudice come la sua azione fosse destinata a un ruolo di investigazione sulle brutte frequentazioni della ragazza. Seppur dietro compenso. Quando la madre, all’oscuro della vicenda giudiziaria nella quale era coinvolta la figlia, ha affrontato il tema confessandole di aver accettato l’interessamento di un intermediario allo scopo di evitare conseguenze peggiori si è resa conto che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Si è messa in contatto con i carabinieri che hanno così organizzato l’appuntamento. I militari del nucleo radiomobile di Sarzana coordinati dal maggiore Marco Da San Martino si sono fatti trovare all’incontro e dopo il passaggio della busta contenente il denaro sono intervenuti.
Massimo Merluzzi