REDAZIONE MASSA CARRARA

Trent’anni di solidarietà “Un cuore un mondo“ per i bimbi cardiopatici

L’associazione taglia un traguardo importante e rilancia le sue attività. Da sempre al fianco dei più piccoli con le loro famiglie e a supporto dell’Opa.

E’ tempo di festeggiare un traguardo importante per l’associazione “Un cuore un mondo“, costituitasi nel 1993 e divenuta poi Onlus nel 2000. Le candeline da spegnere sono 30 per questa importante realtà del territorio, guidata dal presidente Mario Locatelli, che si occupa di offrire tanti servizi. Fornisce tra le altre cose assistenza alle famiglie di bimbi ricoverati all’Ospedale del Cuore, attività di accoglienza, procedura Covid e messa a disposizione di alloggi. Ma si occupa anche di dare accompagnamento al reparto per il ricovero del paziente, messa a disposizione di abbigliamento (se necessario) e vitto da cucinare, assistenza post ricovero dei bimbi stranieri in convalescenza, prima del rimpatrio e spese di rimpatrio dei pazienti deceduti le cui famiglie non sono in grado di sostenere né dispongono di aiuti dai propri Paesi. “Un cuore un mondo“ sostiene inoltre programmi di formazione cardiologica e cardiochirurgica per medici provenienti da Paesi dove non esistono competenze adeguate a sostenere un’attività autonoma. Frequenti pure le missioni all’estero in team con cardiologi e personale specializzato nella diagnostica (progetti in Eritra, Kosovo e Albania). L’associazione è lo spazio in cui l’ideale si costruisce e si esercita per raccogliere il buono del passato e seminare per il futuro.

Le spese sostenute e rendicontate a fronte dell’erogazione del contributo del 5x1000 sono per la maggior parte relative alle attività di accoglienza e ospitalità di famiglie che hanno i figli ricoverati in ospedale per interventi di cardiochirurgia. Si aggiungono, a seconda dell’avanzamento dei progetti, le spese sostenute per attività di cooperazione internazionale non coperte da contribuzioni dell’Agenzia italiana di cooperazione internazionale Aics. Per dare il 5x1000 a “Un cuore un mondo“, dopo aver scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate il modello 730 (o rivolgendosi al Comune) si cerca lo spazio con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative” e si inserisce il codice fiscale di “Un cuore un mondo“: 92010270459. Poi si consegna il modello al Caf o al commercialista. I fondatori di “Un cuore un mondo“ sono portatori di uno speciale Dna civico, l’innesco della solidarietà in una struttura di cura. La solidarietà non si improvvisa: è il risultato della maturazione collettiva che ha superato l’ambito dei fondatori e si è allargata nel tempo a centinaia di persone, volontari e sostenitori. Obiettivo concretizzare un valore superiore da custodire e fare crescere: la cura dei bambini cardiopatici nel mondo.