REDAZIONE MASSA CARRARA

Treni saltati, i pendolari protestano "La Regione Toscana ci ascolti"

Secondo i critici non si è calcolato che in Lunigiana diverse scuole superiori sono ancora aperte. Ma l’assessore regionale Baccelli spiega che il problema è stato causato da un bus “sostitutivo“

Nuove proteste dei pendolari della Lunigiana che per motivi di studio o di lavoro salgono sui treni che vanno e vengono tra Lucca, Viareggio, La Spezia e Parma. Secondo l’Associazione Pendolari Toscana Nord Ovest sabato c’è stata "la cancellazione di alcuni treni su diverse linee regionali, come la Pisa-Lucca-Aulla, la Porrettana e la Lucca-Viareggio, senza alcuna comunicazione ufficiale dalla Regione Toscana e solo dopo alcuni accertamenti pubblicati solo sul sito di Trenitalia". Particolare importante. La Polizia Ferrovia di Firenze ieri pomeriggio ha spiegato al cronista (preoccupato per l’ipotesi di tragedie come quella accaduta poco tempo fa in Lunigiana che bloccò per ore la “Pontremolese“) che non c’erano stati incidenti sulla linea ferroviaria. "C’è stato solo un principio di incendio a Follonica, null’altro – spiegano alla Polfer – Trenitalia non ha segnalato altro. Ma potrebbero esserci stati guasti tecnici".

L’Associazione pendolari lamenta che "la Regione si avvale di un canale della mobilità che si occupa di informare gli utenti che viaggiano in Toscana: per quale motivo la riprogrammazione non è stata pubblicata sui canali regionali? Perché i funzionari non hanno interpellato i comitati e le associazioni pendolari come accaduto durante il lockdown? Perché nella riprogrammazione dell’offerta non si è considerato che in alcuni comuni eo province che si trovano in zona arancione le scuole sono aperte e gli studenti hanno lezioni in presenza? Dobbiamo segnalare anche il tardivo post di un funzionario della Regione pubblicato a mezzanotte; peccato che chi doveva prendere un treno all’alba fosse già a dormire... Tali mancanze hanno comportato che alcuni studenti in partenza dalla stazione di Minucciano Pieve Casola (comune in zona arancione) e diretti negli istituti superiori della Lunigiana (anch’essa zona arancione), sono rimasti a piedi per la soppressione del treno e l’istituzione dei bus che in certe aree interne, seppur con poche fermate, hanno tempi di percorrenza superiori al treno. Hanno perso un giorno di lezione. Chiediamo alla Regione – concludono i pendolari – di riprendere le comunicazioni con le associazioni come la vecchia giunta".

Ma Stefano Baccelli, assessore regionale, ieri spiegava che "il direttore di Trenitalia mi ha detto che c’è stato un problema con uno dei bus sostitutivi. Il bus che da Pisa arrivava ad Aulla ha perso molto tempo per i lavori in corso sulla statale del Brennero ed è arrivato tardi. Per risolvere il problema perdisporranno, se di nuovo necessario considerata la parziale riapertura della statale con senso unico alternato, un secondo bus con partenza da Castelnuvo Garfagnana

A.Lup.