
Quasi 3 milioni di euro per costruire il nuovo asilo nido ‘La Mimosa’ di via Fiume. E’ il progetto preparato dagli uffici tecnici e inserito ieri sera durante il consiglio comunale nell’aggiornamento del piano triennale delle opere del Comune di Massa. Un investimento rilevante che prevede la demolizione e ricostruzione completa del plesso che risale agli anni ’70 e presenta diversi problemi di tenuta, sotto molti aspetti strutturali. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di intercettare i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell’Istruzione, messi a bando con un avviso del 22 marzo che scade il 21 maggio, con risorse destinate appunto a opere di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alle famiglie. Il costo dell’opera è stato quantificato in 2.900.000 euro.
Partiamo dallo stato attuale dell’asilo: si tratta di una struttura realizzata negli anni ’70 con moduli prefabbricati, tutto su un piano con aule, servizi, cucina e refettorio per una superficie di 600 metri quadrati e un grande giardino intorno di 2.400 metri quadrati. Gli impianti elettrici, meccanici e sanitari sono ormai vecchi e da rivedere e la stessa struttura prefabbricata mostra i segni del tempo, oltre a dover essere adeguata alle normative vigenti sul fronte della sicurezza dell’edilizia scolastica. Sono state effettuate delle verifiche sulla tenuta sismica e a causa di un intervento di sopraelevazione bisognerebbe realizzare delle opere invasive che limiterebbero poi proprio la fruibilità del plesso stesso, fra spazi esterni ed interni, mettendo pure a rischio le vie di fuga in caso di emergenza. Intervento costoso che potrebbe persino non risolvere i problemi con un livello di sicurezza valutato insufficiente. Senza contare i costi che derivano dalla manutenzione e dalla scarsa efficienza energetica della struttura.
Da qui la decisione dell’amministrazione di passare all’ipotesi più drastica ma più sicura: demolizione completa e ricostruzione della scuola. Il nuovo plesso potrà ospitare 60 bambini, di cui 48 divezzi e 12 lattanti, con la possibilità di aumentare ancora la capacità di accoglienza. Al piano terra accettazione, soggiorno, zona per alimentazione lattanti, cucina, soggiorno pranzo per i divezzi e zona riposo oltre a cucina pappe lattanti. Al primo piano, servizi generali, infermiera e ambulatorio, guardaroba, sala pranzo del personale, aula riunioni, magazzino. Infine anche un secondo piano per il dirigente scolastico, aula insegnanti, aula polivalenti e servizi igienici oltre a un deposito. La nuova scuola avrà quindi tre piani invece di uno e una superficie utilizzabile di ben 1.500 metri quadrati, oltre il doppio.
Francesco Scolaro