
Sofferenza, speranza e rinascita al tempo del Coronavirus. Sono gli ingredienti della storia di Nicola Fusani, 61 anni, un lettore che ha attraversato tutta l’emergenza ricoverato tra il Noa e la don Gnocchi assistendo dal suo letto alla fase più acuta della pandemia e alla fine uscendone vincitore. "Sono stato ricoverato il 10 febbraio per un’infezione per cui sono stato in coma per due settimane – racconta Fusani -. Quando mi sono svegliato stava scoppiando l’emergenza e sono tornato a casa il 4 maggio quando la fase acuta dell’epidemia stava ormai passando. Sono stato prima al Noa e poi alla don Gnocchi, ma grazie al lavoro straordinario di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario non solo non ho contratto il Covid, ma sono anche riuscito a vincere una battaglia durissima, contro una malattia altamente letale". Proprio alla luce della sua esperienza Fusani ha deciso di raccontare la propria storia per fare capire l’importanza di non arrendersi e di fidarsi delle strutture sanitarie e di chi ci lavora. "In questi mesi – dice – si è sentito di tante persone che hanno evitato il pronto soccorso gli ospedali per paura della pandemia e qualcuno ha anche pagato per questa scelta. Io sono la testimonianza di come sia importante non rinunciare ai controlli e a chiedere l’aiuto dei medici perché grazie a loro sono riuscito a sconfiggere una malattia ancora più terribile del Covid".
clau