Trasporto pubblico a rischio. Scatta la procedura d’urgenza. La Provincia proroga il servizio

Autolinee toscane avrebbe terminato il 31 ottobre, ma Palazzo Ducale firma per la proroga. Impossibile arrivare a gara in tempo per le corse montane: ’At’ resterà fino a giugno.

Una procedura di emergenza e temporaneo ad Autolinee Toscane per salvare il trasporto pubblico locale nel cosiddetto ‘Lotto debole’, quello che riguarda in gran parte la Lunigiana ma anche alcune corse montane nell’area della costa apuana. Così la Provincia di Massa Carrara è riuscita a garantire il servizio che altrimenti avrebbe dovuto fermarsi al 31 ottobre, come previsto dall’avvio di quello che viene chiamato tempo T2 della gara per il trasporto unico regionale.

Quest’ultima, dopo varie vicissitudini tecniche ma anche giudiziarie fra Tar e Consiglio di Stato, era stata aggiudicata poi ad Autolinee Toscane, operativa dal 1 novembre 2021. Ecco, all’interno della gara unica regionale, ormai elaborata nel lontano 2012, era prevista però l’entrata in vigore dei ‘lotti deboli’ sui vari territori con le amministrazioni provinciali che avrebbero dovuto mettere a gara e assegnare i servizi entro 24 mesi. La scadenza quindi era quella del 31 ottobre 2023: fino a quel momento sarebbe stata Autolinee Toscane a gestirli in via transitoria. Ma la gara provinciale non poteva in alcun modo essere definita entro tale data. Basta pensare che soltanto il 14 aprile 2023 è stato possibile raggiungere un accordo sull’aggiornamento del documento progettuale già consegnato da AT spa alla Regione e a maggio sono state finalmente rimodulate le risorse per adeguare la gara all’aumento dei costi, alle nuove percorrenze e ad altri fattori.

Ad agosto, poi, non c’era ancora un riscontro aziendale certo e definito sui dati relativi alla ricognizione dei beni e del personale della rete a domanda debole. Nel frattempo a giugno la provincia aveva comunque avviato una manifestazione di interesse per individuare le aziende interessate a partecipare alla gara attraverso la forma del dialogo competitivo, l’unica che garantisce anche la possibilità di disegnare in maniera comparativa il nuovo trasporto pubblico fra Lunigiana e alcune corse montane sulla costa: 6 le imprese interessante che a ottobre inoltrato sono state quindi invitate dall’amministrazione di Palazzo Ducale a partecipare alle fasi successive di gara.

E’ evidente quindi che i tempi non erano maturi né sufficienti per affidare la gara entro la scadenza del 31 ottobre. Così è iniziato un dialogo serrato fra Province, attraverso anche Upi, e Regione con Autolinee Toscane che a settembre ha comunicato di essere disponibile "a valutare le possibili modalità transitorie e di gestione di tali servizi, salvaguardando così le esigenze di mobilità dei cittadini toscani" ed evidenziato "che i rapporti contrattuali che potranno sorgere dovranno imprescindibilmente essere considerati totalmente distinti, indipendenti e insubordinati rispetto ai servizi di cui al Contratto (Regionale)" evidenziando in particolare "che non potrà trovare alcuna applicazione la disciplina relativa alla qualità del servizio e connesse penalità".

Così si è arrivati alla procedura di affidamento di urgenza, deliberata dagli uffici di Palazzo Ducale e dal presidente Gianni Lorenzetti nei giorni scorsi, per evitare l’interruzione di pubblico servizio e garantire la chiusura della procedura di gara: il servizio, fino alla fine di giugno, sarà garantito da Autolinee Toscane con un adeguamento tariffario che su Massa Carrara si traduce in 428mila euro in più anche se già da ora la Provincia valuta la possibilità di un’ulteriore proroga perché la procedura di gara è davvero complessa.

Francesco Scolaro