Domani alle 17,30, all’ex ospedale San Giacomo, a Carrara verrà presentato il libro di Giuliana Misserville ’Ursula K. Le Guin e le sovversioni del genere’ (Asterisco 2024). Con questo incontro continua l’impegno di Spazio Alber1ca sul tema del transfemminismo, del gender, in tutte le sue declinazioni culturali, dalla filosofia alla letteratura, all’arte, iniziato con l’Arte della Gioia di Goliarda Sapienza, passando poi per la profondità del pensiero e dell’elaborazione teorica di Liana Borghi. Con Giuliana Misserville, che sarà intervistata da Luciana Ceccarelli, si entra nel cuore di quella letteratura che, al di là dei generi, si pone da una prospettiva altra capace di illuminare le contraddizioni del nostro pensiero e indicare vie diverse e spesso rivoluzionarie. A distanza di più di cinquant’anni, The Left Hand of Darkness (La mano sinistra del buio) di Ursula K. Le Guin possiede ancora la stessa potenza di cui disponeva nel 1969. Giuliana Misserville ce ne restituisce una lettura queer, a partire dalla vita e dalle scritture dell’autrice, volta a sottolineare tutta la carica sovversiva e visionaria di un romanzo apripista dei canoni inversi, ambigui e transfemministi e che, per ammissione stessa dell’autrice, è un grandioso esperimento sociale volto a decostruire il genere e a mettere in discussione i meccanismi binari della società. The Left Hand of Darkness tiene assieme individualità e utopia universale, lo spettro della morte e la gioia che apre al desiderio di conoscenza, e così facendo si pone come terreno d’incontro tra il binarismo di Genly Ai e la fluidità di Estraven:
una storia centrata su due persone che imparano a comprendersi nonostante le barriere culturali e gli stereotipi sessuali. Giuliana Misserville si occupa di critica letteraria femminista e narrativa fantastica. Ha ha contribuito alla fondazione e diffusione della Società italiana delle letterate (SIL) di cui è stata presidente nel biennio 2014-2015.