REDAZIONE MASSA CARRARA

Traffico internazionale di cocaina Condannati due fratelli spacciatori

Trovati dalla guardia di finanza con oltre 7 chili di sostanza stupefacente purissima in arrivo dall’Olanda. Il primo ha chiesto il patteggiamento (4 anni e 8 mesi), l’altro il rito abbreviato rimediando quasi 6 anni

di Alfredo Marchetti

Fiumi di cocaina purissima arrivano dall’Olanda pronti per essere smerciati a imprenditori e alta borghesia della costa apuana. Un traffico internazionale di stupefacenti in piena regola venne stroncato sul nascere dagli uomini delle fiamme gialle, anche grazie a pedinamenti e intercettazioni telefoniche e supporto con le polizie estere. Era il 2017 e l’operazione portò all’arresto di due pusher di origini marocchine, fratelli, e altrettanti due provenienti dal Belgio. Complessivamente venne sequestrato un quantitativo pari a quasi 8 chili di polvere bianca, in due distinti blitz, cocaina che poi avrebbe rifornito tutto il mercato di stupefacenti della provincia. Dopo la prima condanna avvenuta alcuni mesi fa, ieri c’è stata la seconda sentenza che vede i due fratelli spacciatori extracomunitari, che prima che scattassero le manette ’operavano’ in tutta la provincia.

La prima condanna riguarda uno dei due, che era stato trovato in possesso di 7 chili di cocaina in Lunigiana: i militari fermarono l’uomo e rivoltarono l’abitacolo dell’auto, una Volvo, trovando un doppio fondo. Occultato da occhi indiscreti il ’prezioso’ carico di stupefacenti. L’uomo, difeso dalla legale Claudia Volpi, aveva deciso di patteggiare ottenendo una condanna a 5 anni e 8 mesi.

Pena più severa invece per il fratello, anche alla luce del comportamento tenuto durante il processo. Tramite intercettazioni telefoniche le fiamme gialle avevano scoperto che l’uomo faceva da spola per il traffico dello stupefacente e l’avevano beccato con mezzo chilo di cocaina. Lo spacciatore, invece che restare buono e attendere l’esito del processo, aveva pensato bene di darsi alla macchia, tornando nel suo paese d’origine, diventando quindi latitante.

Alcune settimane dopo però aveva fatto ritorno in Europa, in Spagna. Su di lui però pendeva un ordine di arresto internazionale e la polizia spagnola, durante un controllo, ha digitato le sue generalità nel computer e ha visto che la giustizia italiana lo stava cercando.

L’uomo è stato estradato in Italia, a Roma, due mesi fa, dove ha passato 30 giorni isolato per via del Covid. Ieri si è tenuta l’udienza davanti al gup Valentina Prudente: la difesa ha preferito chiedere il rito abbreviato e il pusher è stato condannato a 5 anni e 4 mesi.

Il pubblico ministero Marco Mansi aveva chiesto 6 anni di carcere per il secondo fratello spacciatore. Alla luce della sentenza, che secondo la difesa non sarebbe coerente con la precedente, ha deciso di ricorrere in appello. Rimangono latitanti invece i due belgi che vennero arrestati darante l’operazione della guardia di finanza di sei anni fa che aveva stroncato un importante bazar della droga dei ricchi.