Terzo lancio della sonda in cielo. I tre licei pronti alla serata evento

Terzo lancio sonda Lunigiana venerdì per immagini terra illuminata. Progetto licei statali, precedenti sfide e prospettive future. Finanziamenti e collaborazioni importanti.

Terzo lancio della sonda, in programma venerdì, per vedere bellissime immagini della nostra terra illuminata. Continua il progetto dei ragazzi dei tre licei statali lunigianesi: se non cambieranno le previsioni meteo, l’appuntamento è per le 21,30, a Villafranca, nel campo sportivo dietro la scuola. Il primo lancio era stato portato a termine al Belvedere di Aulla, a pochi passi dal liceo classico, la sonda lanciata aveva sfiorato i 35 chilometri, raggiungendo un’altitudine massima di 34.726 metri, circa 1500 metri in più rispetto all’anno scorso. La radiosonda, che ha raggiunto velocità fino a 100 km/h, ha incontrato condizioni estreme, arrivando a registrare temperature di -70 gradi nella stratosfera, per poi cadere nei pressi di Firenze. Il secondo è stato più complicato, con un pallone molto più grande e adatto a sostenere e sollevare un’attrezzatura più pesante. Purtroppo al momento del lancio il pallone è stato rilasciato troppo velocemente, i cavi che lo collegavano all’attrezzatura e lo ancoravano a terra non hanno retto, facendolo volare via senza sonda. I ragazzi sul momento ci sono rimasti male, ma non si sono arresi e hanno subito pianificato il terzo lancio. "E’ fondamentale che sia sereno - hanno detto - per riprendere la rete luminosa. I venti, secondo le previsioni, soffieranno verso nord est, quindi la sonda dovrebbe finire in piena Pianura Padana. Sarà fondamentale recuperarla perché non trasmetterà in diretta ma registrerà immagini in 4K, di parte della Toscana e dell’Emilia". Il progetto, lo ricordiamo, è stato cofinanziato dalla Fondazione Carispezia, nell’ambito del Bando aperto 2023 Settore formazione, con il patrocinio de ‘La radio nelle scuole 4.0’, l’utile supporto degli Astrofili spezzini, di Wi-fi Communication, Meteo apuane e del radioamatore Filippo Cassone. Quaranta i ragazzi coinvolti, il gruppo LuniSpace, a cui si aggiungono anche gli studenti del gruppo teatrale, per un unico progetto intitolato ‘La fragilità dell’ecosistema, metafora della nostra fragilità’.

M.L.