CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

Carrara, arsenico e piombo nel terreno. Stop agli orti vicino alla zona industriale

L’ordinanza del sindaco di Carrara De Pasquale per Nazzano bassa, viale Da Verrazzano e via delle Pinete

I carotaggi che hanno permesso di individuare veleni tossici

Carrara, 1 giugno 2022 - Arsenico e piombo nei terreni: stop agli orti a Nazzano e in tutta la zona di viale da Verrazzano e via delle Pinete. Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha firmato un’ordinanza con nuove prescrizioni per tutta la zona residenziale che si estende a cavallo di Avenza e Marina. Rispetto al passato il provvedimento prevede, tra l’altro, l’obbligo per i proprietari e possessori dei terreni di mantenere impermeabilizzazioni, piastrellature, asfaltature e simili o in caso di orti e giardini di assicurarsi che questi restino coperti dal manto erboso. La misura serve ad abbattere il rischio di inalazione di polveri e ingestione delle terre.

Vengono inoltre confermati i divieti di coltivazione di prodotti destinati al consumo umano ed animale, di pascolo brado e di allevamento di bassa corte a terra, già introdotti nel 2008 per una parte più ristretta dell’area. L’ordinanza segue le conclusioni della conferenza dei servizi regionale che si è tenuta il 10 maggio, in cui sono emerse nuove criticità derivanti dai livelli di inquinamento della zona.

L’area residenziale di viale da Verrazzano e via delle Pinete è inserita nel Sin per i problemi derivanti dagli elevati livelli di inquinamento: in particolare in questa zona nel dopoguerra furono effettuati riempimenti con materiali provenienti dalle attività dell’industria chimica che hanno contaminato i terreni. Nel 2008 fu emessa una prima ordinanza sindacale per una parte più ristretta dell’area per vietare la coltivazione di prodotti per il consumo alimentare, l’allevamento e il pascolo di bestiame.

Tra novembre 2019 e febbraio 2020, in quell’area Sogesid ha condotto per conto della Regione nuovi sondaggi a completamento della caratterizzazione eseguita nell’ambito dell’Accordo di programma del 2016 per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sin-Sir.

Da queste rilevazioni è emerso "un rischio sanitario non accettabile per i metalli arsenico e piombo e per il parametro benzo(a)pirene per l’inalazione di polveri e per ingestione e contatto dermico". Risultati che hanno spinto l’amministrazione a prendere, in via cautelativa, nuovi provvedimenti che sono stati illustrati lunedì pomeriggio nel corso di un incontro pubblico nella sede dell’Autorità portuale dallo stesso De Pasquale insieme all’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti, al dirigente dell’ufficio Ambiente Giuseppe Bruschi e alla referente dell’Asl Maria Pia Macchiarulo.

"Ho emanato questa ordinanza in via cautelativa, a tutela dei residenti e con il principio di massima precauzione" spiega il primo cittadino carrarese. "Le misure contenute in questa ordinanza sono una risposta per gestire le criticità nell’immediato – aggiunge Scaletti – . La vera soluzione dei problemi potrà arrivare solo in tempi medio lunghi, a seguito della messa in sicurezza, della bonifica dei terreni o di interventi alternativi risolutivi. Noi abbiamo fortemente voluto che nella recente rimodulazione dell’accordo di programma fossero già stanziate le risorse necessarie a queste progettazioni. Nei prossimi giorni scriveremo al ministero e alla regione per chiedere di destinare finanziamenti alla realizzazione delle opere. Questo dovrà essere un impegno prioritario perché ai cittadini che abitano in quella zona deve essere data una prospettiva che vada oltre l’emissione dell’ordinanza".