Telefonia, utenti risarciti dal giudice di pace

Due sentenze a favore di associati alla Confconsumatori per i danni ricevuti a causa di un guasto sulla linea fissa e di un servizio non richiesto

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Due importanti sentenze in materia di telefonia. La Confconsumatori di Massa-Carrara, tramite il proprio legale Francesca Galloni, ha ottenuto due ’vittorie’ a favore di due associati. Si tratta di sentenze emesse dal Giudice di pace di Massa, Alfredo Bassioni, entrambe contro il gestore Fastweb che, accogliendo le domande presentate, hanno condannato il gestore a risarcire in un caso 2500 euro e nell’altro di 800 euro.Questi i fatti.

Un associato della Confconsumatori, titolare di una utenza telefonica, subiva un guasto improvviso che impediva l’utilizzo sia della linea fissa che del servizio internet, guasto che non veniva risolto e che addirittura veniva negato dal gestore, salvo risolverlo dopo circa tre mesi. L’associato chiedeva quindi il giusto risarcimento dei danni subiti al gestore. senza esito. Pertanto decideva di rivolgersi al Giudice di pace di Massa al fine di chiedere il risarcimento dei danni subiti anche perché in quel periodo era in programma l’organizzazione del matrimonio della figlia e avevano come riferimento solo l’utenza fissa. Il giudice gli ha dato ragione.

L’altra sentenza riguarda un caso di servizio non richiesto: l’associata che aveva un contratto con Fastweb riceveva un sms sul proprio cellulare che la informava che sarebbe stata attivata la fibra, servizio dalla stessa mai richiesto. Di li a poco l’utenza cessava di funzionare e solo a distanza di tempo dopo innumerevoli telefonate scopriva che su lla sua utenza la fibra non era attivabile in ogni caso e che quindi la stessa sarebbe rimasta non funzionante. Per non perdere il numero di telefono era quindi costretta a cambiare operatore e quindi chiedeva il risarcimento dei danni che le veniva negato. Il Giudice di pace ha riconosciuto il giusto risarcimento dei danni anche in questo caso.

"Si tratta di due sentenze molto importanti a tutela dei consumatori – spiega l’avvocato Galloni – per due motivi; uno perché in entrambi i casi il gestore si era limitato a riconoscere l’indennizzo previsto nella Carta dei servizi senza riconoscere altro risarcimento invece riconosciuto dal Giudice; il secondo perché con queste sentenze viene consolidato l’orientamento secondo il quale il caso di disservizio o attivazione di un servizio non richiesto con conseguente guasto sulla linea telefonica protratto per un certo periodo di tempo, il risarcimento che spetta all’utente non solo è dovuto ma è anche di importo significativo".