"Taglio piante: serve un piano del verde"

Lettera aperta al Comune degli ambientalisti: "Il progetto dovrà essere discusso in assemblea pubblica con agronomi e botanici"

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Un tavolo pubblico con agronomi e botanici per spiegare alla popolazione perché a un mese dal downburst, che ha devastato molte aree verdi del territorio, si continuano a tagliare i pini. A chiederlo alla sindaca Serena Arrighi e l’ambientalista Florida Nicolai, che scrive: "Da settimane il rumore delle motoseghe domina sull’abitato di Marina . Si taglia senza sosta sui colpevoli pini. Una vendetta rituale contro la natura che lo scorso agosto si è manifestata impetuosa e impietosa. Le squadre di operai intenti a radere al suolo un patrimonio quasi secolare, fanno emergere la sensazione di trovarsi di fronte ad una reazione antropocentrica, irrispettosa della natura. Ho sentito dell’idea di proseguire sul progetto della precedente amministrazione, con abbattimenti e impianto di palme di viale Colombo. Da molti anni gli studi in materia urbanistica ed ecologista sostengono un approccio contrario, fondato sulla coabitazione tra uomo e natura integrati in un ecosistema, il cui equilibrio deriva dalla comprensione dei comportamenti della natura. La mia richiesta è quella di comprendere il metodo di lavoro della sua amministrazione e le ragioni degli abbattimenti in corso. In quale modo la sua amministrazione intende coinvolgere la cittadinanza e renderla consapevole dei criteri scientifici oggettivi che determinano la sentenza di morte di molti alberi? Il mio appello è di pensare una moratoria dei lavori in corso (già causa di un danno erariale), e aprire un tavolo pubblico con agronomi e botanici, di convocare una pubblica assemblea per informare i cittadini delle ragioni che stanno a monte degli interventi. Le chiedo inoltre che la sua amministrazione e il consiglio comunale discutano il ‘’piano del verde’, in modo da programmare gli interventi futuri".

La sindaca Serena Arrighi non tarda a rispondere: "Operai, tecnici e agronomi sono ancora impegnati sul territorio nel risolvere le criticità figlie della bufera del 18 agosto. L’emergenza non è terminata, dobbiamo ancora concludere i controlli su alcune aree verdi comunali. La sicurezza dei cittadini è al primo posto, ma siamo anche consapevoli che dobbiamo cominciare a progettare un futuro dove la coabitazione tra uomo e natura dovrà migliorare sempre più. Cominceremo subito a lavorare a un piano del verde comunale, un documento di grande importanza di cui anche il nostro Comune si dovrà dotare al più presto, e per la cui stesura abbiamo intenzione di coinvolgere non solo tecnici qualificati, ma anche aprire a un confronto diretto con associazioni e cittadini".