REDAZIONE MASSA CARRARA

Tagli, Cgil pronta all’agitazione

La Cgil interviene sulla riduzione degli anestesisti a Massa Carrara, denunciando tagli che mettono a rischio i servizi di emergenza e chirurgia. Minaccia lo stato di agitazione del personale ospedaliero se l'azienda procederà con il programma.

La Cgil interviene sulla riduzione degli anestesisti a Massa Carrara, denunciando tagli che mettono a rischio i servizi di emergenza e chirurgia. Minaccia lo stato di agitazione del personale ospedaliero se l'azienda procederà con il programma.

La Cgil interviene sulla riduzione degli anestesisti a Massa Carrara, denunciando tagli che mettono a rischio i servizi di emergenza e chirurgia. Minaccia lo stato di agitazione del personale ospedaliero se l'azienda procederà con il programma.

La funzione pubblica della Cgil interviene sulla riduzione degli anestesisti. Denunciando tagli e riduzioni al Noa nelle prestazioni dell’emergenza urgenza e degli interventi chirurgici e chiede ai sindaci di intervenire. Non solo: il sindacato se l’azienda procederà con questo programma minaccia lo stato di agitazione del personale ospedaliero. "Questa riorganizzazione penalizza i bisogni, mettendo a rischio i cittadini – scrivono dal sindacato –. La direzione aziendale vuole ridurre il numero di una guardia attiva sulle 24 ore di anestesia e rianimazione, e le tre guardie attive 24 ore saranno ridotte a due. In guardia attiva sono presenti tre medici: due garantiscono la continuità assistenziale sui 14 posti letto della terapia intensiva, rispondendo anche alle urgenze emergenze all’interno del presidio ospedaliero, pronto soccorso, degenze, ambulatori. La terza unità di queste 24 ore è presente nel dipartimento materno infantile, dove sono garantiti più di 1200 parti all’anno (numero più elevato all’interno dell’Asl nord ovest), parti precesarizzati, parto analgesia, mettendo anche in sicurezza le partorienti e i neonati da emergenze urgenze". L’azienda mettendo un solo medico in terapia intensiva ridurrà i posti letto perché’ un medico solo non può gestire 14 posti letto". "La nostra sala operatoria ha avuto nel 2023 il più alto numero di interventi nell’Asl nord ovest – proseguono da Cgil –. Anche qua si sta registrando una riduzione di attività con meno interventi chirurgici. Ricordiamo che esiste una delibera regionale che cerca di abbattere le liste di attesa per gli interventi chirurgici. A oggi pur con una carenza di 10 medici anestesisti rianimatori e oltre 1600 ore mensili, i servizi sono garantiti, pur nelle difficoltà, con grandissima professionalità, qualità, senso di appartenenza e dedizione da parte di tutti i lavoratori. Insomma per la Cgil "questa scelta rappresenta un fatto molto grave, perché la riduzione della guardia attiva e dell’orario aggiuntivo, andrà a contrarre le prestazioni, con gravi ricadute sui servizi alla cittadinanza e possibili rischi clinici. Abbiamo chiesto il confronto urgente e attiveremo eventualmente le procedure dello stato di agitazione".