Stefano Antonelli, medico e musicista "La mia canzone? Un inno di speranza"

Spopola su YouTube "Io rinascerò", il suo pezzo cantato insieme alla corista di Zucchero Sara Grimaldi

Migration

di Maria Nudi

"Io rinascerò" è la canzone di Stefano Antonelli che sta spopolando su YouTube. Antonelli è anestesista, rianimatore nel reparto di cardiochirurgia per adulti dell’Ospedale del Cuore. Sono due anni che appartiene alla grande famiglia della Fondazione Monasterio ma è anche musicista da sempre, da quando era adolescente. "Io rinascerò" è una sua vecchia canzone, composta negli anni Ottanta, tornata attualissima. Era un messaggio di speranza per una amico, prigioniero allora della tossicodipendenza: oggi è diventata un inno alla speranza anti Covid. Nel video, dove si vede anche il simbolo del virus, Stefano Antonelli la canta in compagnia di Sara Grimaldi, corista di Zucchero, conosciuto e apprezzato volto della musica. Seduto nella redazione della Nazione, Antonelli racconta questo capitolo della sua passione per la musica.

Antonelli, c’è un nesso tra la pandemia e la sua passione per la musica?

"Nel periodo del primo lockdown ho fatto una scelta precisa e ho deciso di mettere al sicuro mia moglie e i due figli perché la mia professione avrebbe potuto essere un rischio. Così ho deciso di alloggiare dalle suore, da marzo a maggio, e mi sono portato dietro il mio... patrimonio musicale".

Cosa è successo ?

"La mia passione per la musica negli anni mi ha portato a scrivere una decina di canzoni che sono depositate, perché sono iscritto alla Siae, e tra queste c’è ’Io Rinascerò’.

Come nasce, e quando, questa canzone?

"Negli anni Ottanta ed è dedicata a Maxi, un amico che era nel tunnel della tossicodipendenza. In un incontro con lui in comunità è nata la canzone. Mi sono sentito Maxi e ho deciso che avrei vinto la dipendenza dalla droga: musica e note della chitarra. Quando penso a quel giorno mi emoziono ancora e poi il mio amico ha vinto la sua battaglia e oggi ha una attività: è rinato".

Ora la canzone ha un obiettivo forse più importante...

"A marzo, in quei momenti di solitudine affettiva, senza mia moglie e i miei figli, ma di grande impegno professionale vissuto con tutti i miei colleghi come una sfida. Questa canzone mi è sembrata ancora una volta uno stimolo alla speranza e alla vita e così è nato questo “gioco musicale“ della speranza. L’ho cantata insieme a Sara Grimaldi, corista di Zucchero, è andata su YouTube ed è passata anche su alcune radio".

Medico, impegnato anche nelle missioni umanitarie, e musicista per passione. Ma qual è il sogno?

"Mi piacerebbe che questa canzone fosse “battezzata“ e fosse prodotta da chi fa della musica il suo mestiere. I miei arrangiamenti sono... casalinghi e questo è un limite. La musica è un linguaggio universale e ’Io Rinascerò’ è la speranza di uscire dalla pandemia, di tornare a una normalità. E poi mi piacerebbe che piacesse a Zucchero, che è di Pontremoli. Ne sarei felicissimo".